Protesta dei richiedenti asilo della struttura di accoglienza ex pizzeria Alligalli a Lonato

Lonato 3 maggio 2016- I rifugiati dell’ex ristorante ‪#‎Alligalli‬ di ‪#‎Lonato‬ del ‪#‎Garda‬ (‪#‎Brescia‬) hanno bloccato la strada che conduce a Castiglione delle Stiviere (‪#‎Mantova‬) contro le condizioni di vita e i continui dinieghi alle loro richieste di protezione umanitaria, che ultimamente hanno riguardato tre loro compagni.  Dopo un paio di ore è arrivata la Capo Gabinetto  della Prefettura che ha  incontrato i rifugiati nel cortile della ex Pizzeria Alligalli. Il blocco stradale è stato così rimosso dai manifestanti che hanno partecipato a questo confronto con la rappresentate della Prefettura che ha ribadito che bisogna rispettare la legge e l’iter normativo per il riconoscimento del diritto al permesso per protezione umanitaria o asilo politico; in caso di diniego, ha affermato la capo di Gabinetto, bisogna accettare ed andarsene. L’incontro si è concluso con l’impegno a rivedersi insieme a dei mediatori culturali; la protesta è per ora rientrata ma le ragioni restano perchè i richiedenti asilo o protezione umanitaria rivendicano il permesso di soggiorno e la libertà di movimento.

Riportiamo il post del Collettivo gardesano autonomo che ha sostenuto la protesta:

Stamattina è esplosa la protesta dei richiedenti asilo ospitati presso la struttura AlliGalli a Lonato. Tanti ragazzi provenienti da varie zone dell’Africa, che come Collettivo Gardesano Autonomo stiamo affiancando da tempo, organizzando insieme ad altre realtà iniziative di solidarietà e aggregazione, come il torneo di calcio popolare di sabato scorso.

Con un blocco stradale prolungato i richiedenti asilo hanno ottenuto un incontro con una funzionaria della Prefettura, nel quale hanno esposto le loro preoccupazioni, i loro disagi e la mancanza di comunicazione con i legali per quanto riguarda la loro condizione. Una situazione angosciante di incertezza lunga anche anni, a seguito della quale arriva il respingimento della domanda (la percentuale di domande respinte è altissima).
Così come ieri proprio due di loro sono stati portati via dalla struttura in modo coattivo dalle forze di polizia.

Di fronte a queste dichiarazioni la Prefettura è stata soltanto capace di ripetere come un mantra la necessità del rispetto delle leggi, sostenendo una mancanza di chiarezza nell’iter burocratico e proponendo un incontro per chiarire i vari passaggi.
Come Collettivo Gardesano Autonomo abbiamo sottolineato che i richiedenti asilo hanno ben presente quale sia l’iter e abbiamo denunciato la totale insufficienza di tale proposta, sottolineando che il rispetto delle leggi si scontra contro un bisogno primario di accoglienza!