La lotta per la casa non va in vacanza: 13 sfratti bloccati in 9 giorni nel bresciano.

13 luglio -La Lotta per la casa non va in vacanza! Altri due sfratti bloccati nei primi due giorni della settimana in provincia di Brescia. Lunedì ottenuto con la lotta un rinvio al 21 settembre a Marone, nella zona del lago d’Iseo. Oggi invece a rischiare di finire in mezzo ad una strada era Kadija, donna di origine marocchina e madre di due bambini che lavora solo poche ore alla settimana come addetta alle pulizie. Associazione Diritti per Tutti e CSA Magazzino47 sono giunti quindi a Rovato, dove abita, e hanno strappato un rinvio al 19 settembre.

14 luglio -La lotta per la casa si estende anche nel mantovano!
Oggi siamo stati impegnati tutto il giorno con un picchetto antisfratto per difendere la famiglia di Rajif, padre di famiglia con moglie e due figli maggiorenni. Sopravvivono con piccoli lavoretti in nero che però non garantiscono una continuità di reddito necessaria per pagare un nuovo affitto. Oggi si sono presentati avvocato, ufficiale giudiziario e carabinieri, che hanno provocato più volte durante il confronto con la proprietà.
Abbiamo strappato un rinvio di due mesi, durante i quali si terrà una trattativa col comune di #Medole per riuscire a stabilire un rinvio fino all’inizio dell’anno prossimo con un indennizzo alla proprietà, in vista della assegnazione dell’alloggio ALER.

15 luglio -Una ennesima forte mobilitazione contro gli sfratti questa mattina a ‪#‎Brescia‬ e provincia ha visto circa 80 attivisti e attiviste di Diritti per tutti, CSA Magazzino47, occupanti e inquilini resistenti partecipare ai picchetti che hanno bloccato 5 sfratti, 4 in città ed uno a Palazzolo. Al Carmine, in vicolo delle Ventole sono state bloccate tre esecuzioni nello stesso stabile molto degradato di proprietà di una immobiliare, contro famiglie di origine pachistana con bambini piccoli, operai licenziati o piccoli negozianti che soffrono la crisi. In via Rossetti resta in casa Derman con il figlio sedicenne che frequenta un corso professionale: il padre, operaio proveniente dal Ghana, ha perso il posto di lavoro nella fabbrica in cui era occupato. Per gli sfratti della città conquistato il rinvio al 30 settembre. Più delicata la situazione a Palazzolo: qui avrebbero dovuto uscire di casa senza alternative una donna marocchina rimasta vedova in tragiche cicostanze ed i suoi tre bambini; il marito l’anno scorso si era suicidato impiccandosi nell’appartamento dove viveva a seguito di una depressione che l’aveva colpito dopo il licenziamento. Per loro ottenuto un rinvio al 28 ottobre e il caso sarà portato al tavolo sfratti della Prefettura.

19 luglio – Questa mattina un gruppo di attivisti di Diritti per tutti ha bloccato lo sfratto contro Natalia e sua figlia, una studentessa appena maggiorenne. Natalia era badante, ora lavora solo poche ore al giorno e non riesce più a pagare l affitto. Ottenuto un rinvio a settembre

20 luglio – Nel feudo leghista di Castelcovati, nella bassa bresciana occidentale, terra di muratori e carpentieri particolarmente colpita dalla crisi dell’edilizia, questa mattina Diritti per tutti ha bloccato lo sfratto di una famiglia senegalese con un bambino di 9 anni. Il padre, Cheike Mbaye, in Italia dal 1997 ha prima lavorato come operaio metalmeccanico e poi come carpentiere fino al 2013 quando la sua ditta è fallita. La sindaca Gritti della Lega Nord vorrebbe rispedirli in Senegal, come fossero limoni spremuti. Invece restano in caso. Sfratto bloccato e rinviato al 21 settembre.

21 luglio – Sfratto bloccato questa mattina da Diritti per tutti a Lumezzane, in provincia di Brescia. La famiglia di Linda, con due figli di 17 e 13 anni, resta in casa con rinvio dell’esecuzione al 6 ottobre.

22 luglio -A Prevalle bloccato un quarto accesso a danno della famiglia di Mounia, madre coniugata con due figlie piccole a carico. Il padre faceva l’operaio finché non ha perso il lavoro a seguito della crisi. Ora fanno piccoli lavoretti in nero ma non sufficienti per pagare un nuovo affitto. L’avvocato con il solito atteggiamento provocatore e intimidatorio si è presentato con la polizia locale e il fabbro, trovandosi però di fronte il picchetto determinato a bloccare lo sfratto!
Rinvio al 2 settembre!
A Brescia invece bloccato uno sfratto in via Sicilia di una famiglia pakistana di un muratore con tre bambini. Il padre lavora saltuariamente quando lo chiamano, ricavando un reddito insufficiente per una nuova casa.