Estate di lotta per la casa: altri 20 sfratti bloccati a Brescia e provincia.

25 luglio- Nuova grande giornata di mobilitazione per il diritto alla casa a Brescia: tre picchetti e due monitoraggi, in totale 5 sfratti bloccati e rinviati. In via Rua Sovera la signora Aurora col marito e la sorella invalida restano in casa in attesa che si sblocchi l’assegnazione di un alloggio Aler: il marito era operaio nella cava del proprietario dell’appartamento, con la crisi è venuto meno il lavoro ed è arrivata la morosità incolpevole. Rinvio al 3 ottobre. Esecuzione sospesa fino al 12 settembre anche in via Chiusure, per Rachid, sua moglie, il bambino di un anno e mezzo ed il fratello. Senza un reddito fisso e continuativo Rachid riesce solo a mantenere la famiglia facendo il buttafuori qualche ora alla settimana. Infine in via Rotonda Montiglio rinvio anche per una donna senegalese con i suoi 2 bambini. Oltre a questi tre picchetti ci sono stati monitoraggi in via Battaglie dove la famiglia dell’imbianchino egiziano Mohammed, con 4 bambini, sta aspettando il trasferimento in una casa popolare già assegnata e in via Volta dove il comune con il contenimento sfratti è intervenuto per una ulteriore sospensione concessa alla famiglia pachistana di Ghulam.

28 luglio – San Paolo, Travagliato e Nave: sono le tappe percorse oggi dalla mobilitazione quotidiana per il diritto alla casa. Diverse decine di attivisti di Diritti per tutti, Magazzino 47 ed occupanti per necessità hanno bloccato tre esecuzioni derivanti da motivazioni differenti: a San Paolo un pignoramento e la casa di proprietà di una famiglia di operai marocchini che viene messa all’asta dopo la morte del padre, il licenziamento del fratello maggiore e l’impossibilità di pagare il mutuo. A Travagliato lo sfratto per morosità dopo che Aslam, ex operaio metalmeccanico che anni fa aveva avviato una attività autonoma ha dovuto chiudere per la crisi il negozio di barbiere. Nel comune di Nave invece lo sfratto di Rubina, donna italiana con il marito e due bambini, per l’ eredità contesa della casa del nonno.Tutte tre le famiglie, con figli piccoli, hanno ottenuto rinvii, a San Paolo ache con l’ipotesi di passaggio da casa a casa.

29 luglio – Un’altra giornata di picchetti a Brescia per Diritti per tutti e Magazzino 47: cinque erano gli sfratti da bloccare oggi in città in via Malta, Via Rodi, Via Corsica, Via Corfù e via Malanotte. Coinvolte famiglie pachistane, rumene, italiane, egiziane e bengalesi,con figli minori o con un’anziana madre in casa, vittime della morosità incolpevole: famiglie di operai, pizzaioli, piccoli imprenditori del settore pulizie che hanno perso il reddito a causa della crisi. Momenti di tensione in via Corsica dove per sfrattare il gestore di una pizzeria d’asporto con moglie e tre bambini si sono presentati oltre agli avvocati della proprietà anche tre pattuglie della digos, due di polizia e carabinieri ed una della polizia locale. Il picchetto, rinforzatosi con la presenza anche di occupanti di del vicino Ex Hotel di via Corsica, ha bloccato le velleità di esecuzione ed ottenuto un rinvio al 19-9, quando tra l’altro la famiglia potrebbe già essere passata in un’altra abitazione. Tra gli sfratti di questa mattina anche quello originato dal pignoramento dell’abitazione di Uddin in via Malanotte nel quartiere Fornaci: la casa era stata venduta poi all’asta. L’avvocato della nuova proprietaria aveva chiesto il distacco delle utenze dell’energia elettrica e del gas e A2A, con un’estensione arbitraria dell’art. 5 del Piano Casa Renzi-Lupi, l’aveva messo in atto nonostante ci fossero nell’appartamento tre bambini, fra cui un neonato. Gli attivisti avevano allora occupato l’atrio della zona sportelli della Multiutility ottenendo il ripristino dell’erogazione di energia elettrica. Ora la famiglia ha ottenuto la casa popolare e a breve si trasferirà nel nuovo alloggio.

1 agosto – Il mese di agosto si apre ancora con la mobilitazione per il diritto alla casa: quattro sfratti bloccati a Brescia, in via Teramo e via Genova, a Iseo e Paratico. Coinvolte tre famiglie di origine marocchina con bambini piccoli e una donna italiana a Paratico. Per tutti conquistati rinvii a fine settembre

5 agosto- Picchetto antisfratto questa mattina per la famiglia di Owosu a Gavardo, coniugato e padre di tre bambini. Hanno pagato per 12 anni l’affitto prima di perdere il lavoro. Ora si attende una risposta dai servizi sociali per avere la graduatoria degli alloggi Aler.

8 agosto – Saltano due sfratti in città a Brescia : in Via Mantice dove era già pronto il picchetto il proprietario decide di rinviare fino alla imminente assegnazione  di un alloggio Aler per la famiglia di origine pachistana di Nawaz ex operaio licenziato con due figli che frequentano la scuola media e elementare. Ora svolge lavori saltuari come addetto alle pulizie.  Anche in via San zeno 143 rinvio accettato dalla proprietà per adesione al progetto contenimento sfratti del comune.