No all’apartheid, nemmeno al parco del Fontanone (Castel Mella)

Nelle scorse settimane l’amministrazione leghista di Castel Mella ha deliberato che persino un parco può essere trasformato in una frontiera chiusa, vietata al movimento dello “straniero”. Così, dal 25 luglio scorso chi non è residente a Castel Mella non può più accedere liberamente al parco comunale del Fontanone, ad un luogo per definizione pubblico e di tutti.

Il Comune di Castel Mella, per voce del sindaco Guarneri, ha chiarito quale sia la “ratio”, il senso, del nuovo regolamento del parco. Non è il caso di allarmarsi – ha detto il sindaco– perché il regolamento verrà applicato con discrezione, senza esagerare.
Senza esagerare, però verrà applicato in via preferenziale contro gli immigrati, ha specificato Guarneri in un eccesso di sincerità. Insomma, l’intento sostanziale è scoraggiare o impedire la libera frequentazione del parco da parte di una categoria sociale che, si sa, è troppo rumorosa e troppo poco decorosa.

Siamo contro la chiusura delle frontiere, la discriminazione, l’apartheid. I dispositivi di esclusione a volte sono fatti di eserciti e filo spinato, altre volte solo di leggi o di delibere, altre ancora di atti soprattutto simbolici, che le delimitazioni le creano in primo luogo nell’immaginario e nel senso comune.

Il razzismo è una macchina per produrre discriminazione e sfruttamento per tutti/e, oltre che ricche carriere politiche per i soliti sciacalli in camicia verde o nera.

domenica 11 settembre, Castel Mella, piazza Unità d’Italia, ore 17
manifestazione fino al parco del Fontanone e poi festa al parco
noi ci siamo!

Per la partenza da Brescia appuntamento ore 16 davanti al centro sociale Magazzino 47, via industriale 10.