Undici sfratti bloccati a Brescia e provincia in 4 giorni!

23 marzo -Tre sfratti bloccati stamattina dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 a Brescia in via Casotti, a Capriolo in via Cerese e a Castrezzato in via Montello. In tutte e tre le situazioni sono coinvolte famiglie con bambini e sono stati ottenuti rinvii in vista dei tavoli di trattativa in Prefettura o dell’imminente passaggio da casa a casa.

24 marzo – Un altro picchetto reale questa mattina ha bloccato a Ciliverghe di Mazzano lo sfratto contro una donna di origine latinoamericana che ha perso il posto ed ora svolge dei lavori socialmente utili per il comune. Gli attivisti e attiviste di Diritti per tutti e Collettivo gardesano autonomo hanno ottenuto un rinvio al 30 maggio in attesa della posizione nella graduatoria per la casa popolare.

27 marzo – Riprende la settimana di lotta per la casa nel bresciano con 6 sfratti, per morosità incolpevole ed un pignoramento per mutuo non pagato, bloccati stamattina dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47. Il picchetto più consistente in via Mazzucchelli in città, davanti al caseggiato popolare di proprietà della Congrega della carità apostolica in difesa di 3 famiglie con bambini, tra cui quella dell’ operaio Alamgir che sta per avere un alloggio Aler. Altri due sfratti bloccati a Sale Marasino e a Marone sul Lago d’Iseo e l’ultimo contro una donna italiana con bambini in via Rose di sotto. Rimandata l’esecuzione in via Pietro da Cemmo contro Eunice e sua figlia che oggi pomeriggio saranno in Prefettura per il tavolo di trattativa.

28 marzo – Diritti per tutti e Magazzino 47 anche questa mattina in campo con un picchetto per bloccare uno sfratto dopo il pignoramento e la vendita all’ asta di un appartamento che era stato acquistato col mutuo da un muratore di origini pachistana a Castelcovati. La crisi dell’ edilizia che ha cancellato migliaia di posti di lavoro soprattutto nella bassa occidentale ha causato il licenziamento di Shaki che non ha più potuto pagare le rate. Ora con la sua famiglia, composta da moglie e 5 figli, attende l’assegnazione di un alloggio popolare. L’esecuzione è stata impedita e rinviata al 3 agosto.