Altri 5 sfratti bloccati, dal 15 la mini-moratoria insufficiente.

9 dicembre – La famiglia di Owosu, padre coniugato con 3 bambini, rimane a casa. Dopo avere pagato 14 anni di affitto i genitori hanno perso il lavoro e non sono più riusciti a pagare. Come negli altri casi di sfratto non è garantita la tutela dell’intero nucleo famigliare e per ora non è prospettata nessuna soluzione dal comune di Gavardo. Questa mattina il Collettivo gardesano autonomo e l’Associazione Diritti per tutti hanno bloccato il quarto accesso e ottenuto un rinvio fino a febbraio, in attesa del tavolo in Prefettura.

12 dicembre – Due sfratti bloccati questa mattina dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 a Brescia. Due famiglie, vittime della crisi, con bambini restano in casa in via Grazie e in via Mejo Voltolina fino a quando non avranno una alternativa abitativa

13 dicembre – Sfratti bloccati anche stamattina in provincia di Brescia: in azione attivisti dell Associazione Diritti per tutti e Magazzino 47 a Ospitaletto in difesa della famiglia di Ahmed, operaio metalmeccanico licenziato due anni fa, con moglie e due bambini di 9 e 5 anni. Esecuzione prorogata al 31 gennaio. A Torbole in via Marconi invece il rinvio è stato al 18 gennaio per una donna con due bambini piccoli. Intanto dal 15 dicembre per un mese, fino al 15 gennaio, scatterà in provincia di Brescia la mini-moratoria natalizia degli sfratti: non sarà concessa dalla Prefettura il supporto di polizia e carabinieri per l’esecuzione degli sfratti. Un provvedimento che il Movimento di lotta per la casa di Brescia – composto dalle realtà quotidianamente impegnate nella pratica dei picchetti, cioè Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo – giudica del tutto insufficiente per fronteggiare l’emergenza sfratti ancora drammaticamente attuale nella provincia di Brescia con quasi 2000 nuovi casi all’anno. A questo proposito le suddette realtà richiedono invece una moratoria annuale e provvedimenti politici in grado di garantire a tutte le famiglie sfrattate il passaggio da casa a casa, anche attraverso l’assegnazione dei 195 appartamenti vuoti della Torre Tintoretto e la requisizione degli alloggi sfitti delle grandi proprietà immobiliari private o delle banche.