Venerdì 6 aprile una coppia formata da un uomo italiano e una donna moldava si è recata presso l’anagrafe del comune di Brescia per sbrigare le pratiche prematrimoniali. Poco dopo, su segnalazione di funzionari dell’anagrafe, zelanti esecutori delle volontà della giunta Rolfi-Paroli, la signora è stata posta in stato di fermo dalla polizia municipale poichè non in possesso del permesso di soggiorno. E’ bastato questo perchè venisse trattata come una delinquente, sottoposta alla pratica umiliante della perquisizione e tenuta in cella per ben otto ore! Il fidanzato ha denunciato l’accaduto. La donna ha ricevuto una notifica di esplusione, nonostante recenti direttive europee scoraggino l’assunzione di tale provvedimento nei casi in cui vi sia un chiaro e sostenibile progetto di vita in Italia, come appunto è un matrimonio.
L’Associazione Diritti per Tutti è pronta a prossime iniziative nel caso che alla signora ed al suo fidanzato non venga riconosciuto il diritto al matrimonio.
ascolta le interviste fatte da radio onda d’urto