L’operaio metalmeccanico Abdellah – 7 anni di lavoro precario sotto cooperativa in una fabbrica della provincia e poi con la crisi licenziato senza tanti complimenti-almeno per oggi è riuscito a battere un padrone potente che lo voleva far finire in mezzo ad una strada: il proprietario dell’appartamento a Ponte Zanano (comune di Sarezzo)-dal quale Abdellah, sua moglie e la loro bimba di un anno e mezzo dovevano essere sfrattati – è infatti il sig Pierangelo Pedersoli, titolare di una fabbrica d’armi e presidente del consorzio armaioli della Valle trompia. Abdellah oggi ha vinto perchè non era solo: con lui infatti c’erano 50 attivisti italiani e immigrati, uniti, dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti che con un picchetto hanno impedito l’esecuzione dello sfratto, nonostante l’atteggiamento arrogante da “padrone delle ferriere” del Sig Pedersoli, che ieri ha rifiutato una proposta di mediazione del Comune di Sarezzo (che gli aveva proposto il rinvio di due mesi in cambio del pagamento da parte dell’amministrazione di due canoni di affitto) e che oggi, davanti anche ai giornalisti, ha inveito in maniera scomposta contro i componenti del presidio. Il rinvio sarebbe servito per predisporre da parte dell’ente locale un alloggio di emergenza dove poter trasferire la famiglia. Lo sfratto è stato comunque bloccato, non senza tensione, e rinviato al prossimo 24 ottobre. Intanto le autorità provinciali (Prefettura) stanno a guardare senza prendere provvedimenti d’emergenza…cosa attendono? che la tensione che sta salendo notevolmente esploda con conseguenze imprevedibili?