Con quella di oggi siamo arrivati alla ventunesima azione di questa campagna d’autunno Stop agli sfratti, cominciata il 10 settembre: stamattina presto l’ufficiale giudiziario si è presentato a Castrezzato, nel feudo del sindaco leghista Sra Lupatini per sbattere in strada una famiglia composta dal padre, muratore che ha perso il lavoro per la crisi dell’edilizia, dalla moglie incinta di 7 mesi e da una bambina di 3 anni. L’amministrazione forniva come soluzione la divisione della famiglia, madre e figlia in housing sociale e padre che si doveva arrangiare,una scelta disumana ed inaccettabile. Così una quarantina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del comitato provinciale contro gli sfratti ha detto di no ed ha bloccato lo sfratto, costringendo l’ufficiale a rinviare al prossimo 25 gennaio e il comune ad impegnarsi per trovare una soluzione. Il corpo a corpo con la crisi prosegue senza sosta, per ottenere una sospensione degli sfratti e politiche abitative per garantire il diritto alla casa per tutti. Domani sarà un’altra giornata campale: tre picchetti a Brescia (in via Revere 22 a S Polo), a Coccaglio (in Via Gramsci 13) ed a Ponte Zanano a Sarezzo (in via Petrarca 173 sopra l’Italmark). Le famiglie sono vittime della morosità incolpevole ed hanno bambini piccoli: quando si decideranno le autorità nazionali e proviciali a prendere dei provvedimenti urgenti ed efficaci per fronteggiare questa emergenza causata da un vero e proprio terremoto sociale?