Mentre prosegue, con successo, l’occupazione dell’ex Hotel Sirio di via Capriolo 24 a Brescia, da mercoledì scorso diventato centro per l’emergenza abitativa nel quartiere del Carmine, oggi una ventina di attiviste e attivisti del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’associazione Diritti per Tutti ha bloccato altri due sfratti, entrambi ad Adro, in via Dandolo e via Colzano, nell’ambito della campagna autunnale “Stop agli sfratti”. Si trattava in un caso di un primo accesso dell’ufficiale giudiziario e nell’altro del secondo, ai danni di muratori rimasti senza lavoro a causa della crisi.
Il primo tentato sfratto ha riguardato Khalid, muratore marocchino da un anno e mezzo senza lavoro e residente in un’abitazione in via Dandolo, assieme alla moglie e a due figli piccoli. Nonostante le posizioni rigidissime dell’avvocato della proprietà, che ha ripetutamente chiesto l’intervento violento dei carabinieri, presenti sul posto, la determinazione delle attiviste e attivisti presenti ha portato ad un rinvio, il prossimo 17 gennaio.
Il secondo tentato sfratto, sempre ad Adro, era in programma in via Colzano. Qui vive Ben, assieme alla moglie e al figlio di 11 anni. Ben ha fatto il muratore fino a un anno e mezzo fa: il suo datore di lavoro, cambiandogli continuamente società, gli deve ancora la liquidazione. Senza soldi, Ben ha dovuto scegliere se mantenere la famiglia o pagare l’affitto nella sua abitazione, consegnatagli dalla proprietà in condizioni davvero difficili da vivere, sia per gli spazi molto angusti che per la presenza di muffa alle pareti. In questo caso, il rinvio è stato fissato al 29 gennaio.