Giovedì 14 febbraio è stato occupato l’assessorato ai servizi sociali del comune di Brescia: i protagonisti dell’azione di lotta sono stati gli abitanti dello stabile di via Milano 140 a Brescia e gli attivisti-e dell’Associazione Diritti per tutti. Motivo della protesta la situazione inaccettabile in cui sono costretti a vivere gli abitanti del condominio dichiarato non abitabile da una ordinanza comunale da circa un mese, col risultato che decine di persone vivono ora al freddo, senza riscaldamento e senza possibilità di farsi da mangiare poichè è stato chiusa l’erogazione del gas. Si è chiesto ed ottenuto dl comune una sistemazione d’emergenza in strutture di accoglienza per le famiglie con minori ed una accelerazione delle assegnazioni di alloggi alternativi per tutti iresidenti dello stabile.
Prima dell’occupazione, c’era stata una conferenza stampa proprio in via Milano, 140 a Brescia, con residenti e attiviste e attivisti di “Diritti per tutti” e “Comitato provinciale contro gli sfratti” proprio in vial Milano, per mostrare anche alla stampa la situazione in cui sono costretti a vivere da più di un mese circa 40 persone, tra cui anche tre donne incinta e alcuni bambini piccoli.
Di seguito, il comunicato sulla vicenda di via Milano, 140 a Brescia:
A un mese dall’operazione contro i “prodotti con “marchi taroccati” di Gdf e Polizia Locale che ha portato ad una perquisizione dell’intero stabile di via Milano 140 a Brescia ed alla successiva ordinanza di sgombero per inabitabilità dell’immobile a causa delle pessime condizioni dell’impianto di riscaldamento, una quarantina di persone vivono ancora al freddo e al gelo negli stessi appartamenti, dove sono regolari inquilini, ridotti ad uno stato indecoroso dall’incuria dei proprietari che ora rifiutano di trovare loro alternative abitative, nonostante siano tenuti a farlo da un’ordinanza comunale del 18.1.2013.
La situazione è ormai ben aldilà del sopportabile: senza riscaldamento, senza servizi e con temperature al di sotto dello zero, nella città di Brescia ogni giorno famiglie, donne incinte e bambini di pochi anni di età sfidano, ogni sera, la morte.
L’unica “risposta” che arriva dai proprietari e dal Comune di Brescia, ripetutamente interpellati dall’associazione Diritti per tutti e dal Comitato provinciale contro gli sfratti, a loro volta contattati dagli stessi residenti esasperati, è un continuo scaricabarile.
Ricordiamo che, secondo la dichiarazione di INABITABILITA’ dello stabile ordinata dal sindaco di Brescia, on. Adriano Paroli, “gli abitanti muniti di regolare contratto d’affitto devono rivolgersi al proprietario dell’appartamento (nei diversi casi, società immobiliari o privati, tutti italiani) per avere una diversa abitazione e consentire i lavori di ristrutturazione prescritti dal Sindaco….”.
Ad oggi, NULLA E’ STATO FATTO DAI PROPRIETARI, NE’ TANTOMENO DEL COMUNE, RIPETUTAMENTE COINVOLTO, IN PARTICOLARE PER LA SITUAZIONE DELLE TRE FAMIGLIE CON MINORI E DI UNA QUARTA CON UNA DONNA INCINTA!!!!!!
Risultato: nello stabile i residenti, vittime di una situazione causata unicamente dall’incuria e dall’avidità dei proprietari, come testimonia la stessa ordinanza comunale, sono al gelo.
Non si contano più i casi di donne ammalate, di bambini con febbre alta e a rischio polmonite: più volte diversi minori hanno dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso, proprio per le condizioni di invivibilità assoluta.
NESSUNA PERSONA SENZA CASA, NESSUNA CASE SENZA PERSONE!!!!
Ass. “Diritti per tutti” – Comitato provinciale contro gli sfratti – i residenti di via Milano, 140 a Brescia
sul sito www.radiondadurto.org puoi ascoltare le corrispondenze e stralci della conferenza stampa
http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/in-fuga-da-via-milano-140-b-ora-dateci-una-casa-1.1549443
http://ww, w.quibrescia.it/cms/2013/02/14/senza-riscaldamento-e-gas-dopo-il-blitz-in-via-milano/
Intnto, sempre ieri, c’è stato un incontro in Prefettura per uno sfratto di una famiglia di Adro (in occasione dell’ultimo accesso dell’ufficiale giudiziariounmese fa c’era stata tensione tra il picchetto antisfratto ed i carabinieri e l’esecuzione era stata rinviata ai prossimi giorni); l’Associazione ha ottenuto il rinvio al prossimo 30 giugno: piegato anche il famigerato sindaco di Adro Oscar Lancini che pagherà l’affitto al proprietario fino al termine dell’anno scolastico della bambina della famiglia sotto sfratto.