Triplice mobilitazione antisfratto questa mattina tra Brescia e provincia. A Capriolo una famiglia colpita dalla morosità incolpevole composta da padre madre e tre figlie piccole, di cui una gravemente malata, rischiava di finire in mezzo alla strada. Grazie agli attivisti dell’associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti è stato ottenuto un rinvio al prossimo 11 giugno.
Il secondo picchetto era invece a Torbole Casaglia, dove si sono verificati alcuni momenti di preoccupazione quando la famiglia si è barricata in casa preoccupata dall’arrivo del fabbro con i carabinieri che in realtà non si trovavano li per questo sfratto, ma per cambiare la serratura ad un altro appartamento nello stesso stabile che peraltro era già stato lasciato libero dagli inquilini, nonostante la porta fosse chiusa . Anche in questo caso è stato ottenuto un rinvio al 14 giugno.
Il terzo e ultimo picchetto è avvenuto in città a Brescia, in via Milano, dove l’ufficiale giudiziario si presentava per la quarta volta. In questo caso è stato ottenuto un rinvio al prossimo 15 ottobre perchè i proprietari hanno accettato il progetto contenimento sfratti del Comune di Brescia che pagherà il canone d’affitto per 6 mesi secondo i parametri dei contratti agevolati.