Picchetto antisfratto questa mattina a Gussago, in via IV novembre. A rischiare di finire in mezzo una strada una famiglia di origini algerine composta da 5 persone, con tre bambine di 9, 6 e 3 anni. Il padre lavorava come tornitore, ma ha perso il posto di lavoro a causa della crisi economica, non riuscendo più a pagare l’affitto. Questa mattina la proprietà era decisa ad eseguire lo sfratto, ha chiamato sul posto anche i carabinieri che hanno trovato però una quindicina di attivisti dell’associazione diritti per tutti e del comitato provinciale contro gli sfratti. Ovviamente l’unica soluzione avanzata anche in questo caso dal comune prevede che la famiglia venga divisa con la madre e le figlie affidate temporaneamente ad una comunità. Ottenuto un rinvio al 25 settembre. Puoi ascoltare la corrispondenza da Gussago su www.radiondadurto.org Intanto oggi al tavolo in Prefettura, con i comuni interessati e l’associazione Diritti per tutti, è stato definito il passaggio da casa a casa per una famiglia di Vobarno e per il nucleo di Via Lamarmora 142 a Brescia dove viveva la drammatica condizione di essere sotto sfratto anche un’anziana signora italiana di 91 anni; a giugno un picchetto aveva sventato l’esecuzione che era ormai al terzo accesso dell’ufficiale giudiziario. I due comuni, di Vobarno e di Brescia hanno garantito ad entrambe le famiglie una nuova sistemazione