Assedio e sollevazione permanenti: a Brescia due picchetti a Orzinuovi e Montichiari

Nella nuova giornata di sollevazione ed assedio a Roma ai palazzi del potere dove si dovevano decidere provvedimenti sulla casa (che si sono poi rivelati assolutamenti inadeguati ed insufficienti), anche a Brescia ci sono state iniziative di lotta contro gli sfratti e per il diritto all’abitare con due picchetti a Orzinuovi ed a Montichiari.  Leggete ed ascoltate le corrispondenze da Roma, dalla provincia di Brescia e da altre città su http://www.radiondadurto.org/2013/10/31/31-ottobre-assediamo-palazzo-chigi/

A Orzinuovi era il quinto accesso dell’ufficiale giudiziario e lo sfratto riguardava la famiglia di Saidi Meherez, muratore, di sua moglie e dei due bambini Bilel di 6 anni e Youssef di 2. Vivono in una casa molto modesta in via Cavallotti 28 di una ricca proprietà che l’ha sfrattato perchè Saidi ha perso il lavoro per la crisi dell’edilizia. Il bambino più grande soffre di una grave forma di anemia ed ha bisogno di frequenti cure, anche ospedaliere. Il picchetto, formato da una cinquantina di attivisti ha impedito lo sfratto che è stato rinviato al 28 novembre prossimo con la promessa del Comune e dei carabinieri che per quella data ci sarà un alloggio alternativo per la famiglia.  Resta nell’appartamento della frazione Novagli di Montichiari anche la famiglia di Rumi Aziz, con la moglie, le due gemelline di 6 anni che frequentano la prima elementare ed il fratellino di 2 anni. Il padre ha lavorato come magazziniere mulettista per 14 anni nella ditta di bancali del suo padrone di casa, un facoltoso imprenditore della città ed anche proprietario immobiliare. Rumi Aziz è stato licenziato perchè il padrone ha preferito assumere altri immigrati indiani ad un salario inferiore; non gli ha ancora corrisposto la liquidazione di 14 anni di lavoro, per questo motivo c’è anche una causa legale in corso. Qui lo sfratto è stato bloccato e rinviato al 11 dicembre.