Due picchetti a Brescia e Concesio lunedì 11, uno a Nuvolera mercoledì, due a Borgosatollo e Villa Carcina giovedì e partecipazione al corteo degli studenti venerdì. Così la settimana di sollevazione permanente contro gli sfratti nel bresciano dell’Associazione Diritti per tutti e Comitato provinciale. Ieri sono stati bloccati gli sfratti di due famiglie: una in città a S Anna con due bambine di 4 e 2 anni; il padre è senza lavoro e la madre dopo essere stata licenziata ora sta lavorando part-time in un’impresa di pulizie. L’altra a Concesio con una bimba di tre anni e la moglie incinta: il padre ha lavorato per 8 anni come cuoco in un ristorante che ha chiuso per la crisi ed ora non trova occupazione. Mercoledì 13 novembre l’ufficiale giudiziario si recherà per la quarta volta a Nuvolera, in via dei zagn 29; in Prefettura la trattativa non ha avuto esito e solo il picchetto potrà salvare la famiglia di un operaio, con moglie incinta e bimba di 3 anni, che ha lavorato per quasi 10 anni in una fabbrica che l’ha licenziato a causa della crisi non pagandogli nemmeno alcune mensilità e senza dargli la liquidazione. Giovedì invece in via Paolo sesto a Borgosatollo sarà il quinto accesso dell’ufficiale giudiziario che tenterà di eseguire lo sfratto ai danni di una donna sola con un bambino di 7 anni, che lavora part time in un bar. A richiedere di cacciarla da casa è una immobiliare. Venerdì infine con appuntamento alle ore 9 in Piazza Garibaldi a Brescia partecipazione alla manifestazione studentesca indetta dal Kollettivo studenti in lotta: una sola grande opera, casa e reddito per tutti. Assediamo l’austerità.