Questa mattina è ripresa dopo la breve pausa di agosto la mobilitazione contro sfratti e pignoramenti in provincia di Brescia: 6 picchetti hanno impegnato molte decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti a Lonato, Manerba del Garda, Castrezzato, Capriolo e Castelmella. A Lonato ci sono stati alcuni momenti di tensione quando una decina di carabinieri e agenti della polizia locale ha inizialmente mostrato la volontà di intervenire con la forza; all’arrivo di altri attivisti però i due sfratti di oggi in quel comune venivano bloccati e rinviati al 7 ottobre. Robusto picchetto anche a Manerba del Garda, rafforzato dalla presenza di giovani attivisti del Collettivo gardesano autonomo, che impediva l’esecuzione contro una famiglia con bambina di 10 anni e moglie incinta ottenendo il rinvio al 17 ottobre. Bloccato lo sfratto anche a Capriolo ai danni della famiglia di Moncef, cittadino italiano invalido con figli minorenni: in questo caso si era all’undicesimo accesso dell’ufficiale giudiziario e la proprietà dell’appartamento è dell’Istituto per il sostentamento del clero. Anche la famiglia di Abdelfattah, muratore di Castrezzato vittima della crisi dell’edilizia, resta in casa con la sua famiglia. A Castelmella infine è stata rilanciata questa mattina la campagna Stop pignoramenti bloccando l’accesso del custode giudiziario che per conto di banca Intesa doveva effettuare la perizia per la messa all’asta dell’appartamento di Sasha, piccolo imprenditore edile fallito per la crisi e poi muratore rimasto senza lavoro. La giornata di oggi ha nuovamente dimostrato la capacità di mobilitazione e resistenza delle famiglie autorganizzate con Diritti per tutti; dopo l’assemblea nazionale della Rete Abitare nella crisi, in programma il 6-7 settembre a Pisa, sarà rilanciata anche nella nostra provincia la lotta, con ancora più forza e vigore e coordinata con le altre città italiane, contro sfratti, pignoramenti e sgomberi; contro l’art 5 del piano casa Renzi-Lupi, per affermare il diritto alle utenze di acqua-luce e gas, alla residenza ed in difesa delle occupazioni abitative: in sostanza per il diritto all’abitare e ad una vita dignitosa.