Intensa giornata di mobilitazione contro gli sfratti oggi nel bresciano. In mattinata bloccati due sfratti a Capriolo, contro la famiglia di origine senegalese di Diop, e a Brescia dove un benestante proprietario del Villaggio violino voleva sbattere in strada Cristian con moglie e due bambine. Nel pomeriggio invece il picchetto – formatosi dalla prima mattina a Manerba del Garda con attivisti del Collettivo gardesano autonomo e poi ingrossatosi nel pomeriggio con l’arrivo dell’Associazione Diritti per tutti e del Magazzino, fino a contare una sessantina di persone – ha impedito lo sfratto ai danni della famiglia di Abdelghani, un operaio metalmeccanico che, dopo 8 anni di lavoro in un’azienda artigiana che ha cessato la produzione, si è ritrovato senza reddito ed impossibilitato a pagare l’affitto. Per lui l’unica proposta che arrivava dal comune di Manerba del Garda, guidato da una civica di destra, era quella di dividerlo dalla moglie e dalle due figlie di 10 anni e di soli 45 giorni che sarebbero state collocate in una struttura di accoglienza. Per questo e per protestare contro l’atteggiamento di indifferenza dell’amministrazione, che venerdì scorso non si era nemmeno presentata al tavolo di trattativa in Prefettura per questo sfratto, le decine di attivisti dopo aver bloccato l’esecuzione, che è stata rinviata al 28 aprile, hanno occupato il comune costringendo vicesindaco e sindaco ad arrivare in municipio per incontrare i rappresentanti di Diritti per tutti e del Collettivo gardesano autonomo. Di fronte alla determinazione con cui si chiedeva una soluzione dignitosa per tutta la famiglia il sindaco si è impegnato a reperire una sistemazione per l’intero nucleo famigliare. Una nuova vittoria della lotta per il diritto alla casa. Stop sfratti subito!