Cronaca della maratona antisfratti:
28 aprile: due picchetti a Brescia in via Diaz e a Lonato e siamo a meno 6 nella maratona antisfratti, 26 da bloccare in 10 giorni dal 20 al 30 aprile. Nel comune della provincia orientale col Collettivo gardesano autonomo, Hassane rimane a casa con la moglie e i suoi tre bambini fino al 24 giugno! Hassane vive da molti anni a Lonato e ha lavorato come manovale, fino a quando ha perso il lavoro a seguito della crisi.
Il comune non solo non si è attivato a trovare una soluzione, ma la risposta che ha dato è stata quella dell’arroganza e della minaccia. I servizi sociali prima l’hanno dissuaso dal fargli rinnovare la domanda alter, nonostante fosse suo diritto avanzarla, poi l’hanno intimidito dicendogli che la polizia gli avrebbe portato via i figli, nonostante la proprietà fosse d’accordo con il rinvio.
Un atteggiamento meschino e vergognoso che riscontriamo in tanti comuni dagli assistenti sociali, atto solo a spaventare per allontanare le persone! Anche a Brescia in via Diaz sfratto bloccato per una famiglia pachistana con 5 bambini e rinvio al 29 giugno. Altri due sfratti sono stati sospesi in città con l’applicazione del progetto contenimento del comune e un altro a Manerba dove c’era stata anche l’occupazione del municipio. Domani mobilitazione generale e straordinaria a San Paolo: Akrim, Loubna e i loro tre figli non usciranno! Partenza alle ore 6,45 dal Magazzino 47
27 aprile: entra nella fase più intensa la maratona antisfratti di Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo, 26 picchetti in 10 giorni fino al 30 aprile. Questa mattina tre sfratti sventati a Brescia con picchetti in Contrada del Carmine 39, Via Rodi 27 e rinvio con intervento del progetto continemento del Comune in via San Zeno. Nel quartiere meticcio e interculturale del Carmine la mobilitazione più grossa: una cinquantina di attivisti per impedire lo sfratto della famiglia pachistana di Fasil Ali, con moglie e tre figli minori. Il negozio di barbiere non va bene e Fasil non riesce a pagare i 500 euro di affitto: la proprietà, una società la Panettoni srl, ha rifiutato il contributo del comune per sospendere l’esecuzione e anche l’offerta dell’inquilino disponibile a pagare quanto può, 200 euro al mese. Domani ci saranno 5 sfratti da controllare mentre ci si prepara alla mobilitazione generale e straordinaria di mercoledì 29 aprile a San Paolo: anche la famiglia di Loubna resterà in casa!
24 aprile: Mentre i lavoratori Si Cobas della logistica scioperavano alla GLS e all’SDA in zona industriale di Brescia e picchettavano i cancelli con il sostegno di solidali di Magazzino 47 e Diritti per tutti, altri attivisti di queste realtà bloccavano due sfratti in città, in via Verziano ed in via Corsica. In entrambi i casi rischiavano di finire in strada famiglie con bambini. Esecuzioni impedite e rinviate al 6 luglio e al 25 maggio.
23 aprile: prosegue la maratona antisfratto, 26 picchetti in 10 giorni di Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo: bloccato oggi uno sfratto a Coniolo di Orzinuovi in una casa Aler. Hnazoui era muratore, ha perso il lavoro per la crisi dell’ edilizia e l affitto aler invece di diminuire è aumentato, rendendo impossibile il pagamento. Chiediamo che venga ristabilito il canone sociale! Intanto Hnazoui, sua moglie e i due bambini piccoli restano in casa. Rinvio al 22 settembre.
22 aprile: meno 20: anche oggi due sfratti sono stati bloccati e rinviati al 10 luglio a Brescia in via San Faustino, con l’intervento del progetto contenimento sfratti del comune e al 22 luglio a Rovato dove resta in casa anche la famiglia di Mohammed con moglie e bambini. Domani blocco dello sfrattoin casa ALER a Coniolo di Orzinuovi, poi dalla settimana prossima…si fa sul serio! Prepariamoci tutti per la giornata della resistenza il 29 aprile a San Paolo e a Rivoltella di Desenzano. Si parte da Brescia alle ore 7 davanti al Magazzino 47. A San Paolo in questi giorni l’amministrazione sta facendo pressioni psicologiche fortissime contro la famiglia sotto sfratto togliendole anche il pacco viveri mentre i carabinieri hanno segnalato al tribunale dei minori la presenza di tre figli di 17, 11 e 6 anni. La famiglia deve fare colloqui con assistenti sociali e psocologi solo perchè il padre ha perso il lavoro ed hanno lo sfratto. Vergogna!