Sei picchetti antisfratto oggi ( 22 settembre) in provincia di Brescia, impegnati decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, del Magazzino 47 e del Collettivo gardesano autonomo: a Coniolo di Orzinuovi in una casa Aler, bloccata l’esecuzione nei confronti di una famiglia di un muratore, con moglie e bambini piccolissimi, che ha perso il lavoro per la crisi; rinvio al 19 gennaio. A Brescia un ex operaio di fonderia con tre figli, uno dei quali invalido, in via Irnerio. 4 nella zona del Garda-Valsabbia, in mattinata 3 a Lonato: un sesto accesso della famiglia di Brahim, cittadino italiano di origine marocchina, invalido con minori, rinviato al 2 dicembre.
Poi due primi accessi per le famiglie di Zraia e Abdelaziz, con problemi medici, entrambi con minori a carico, rinviati all’8 dicembre. Tutti ex-operai che hanno pagato per anni l’affitto ma sono rimasti senza lavoro con l’arrivo della crisi economica. Nel pomeriggio tensione a Sabbio Chiese dove per una famiglia con bambini di origine marocchina si è poi ottenuta una proroga al 1 dicembre. Venerdì scorso invece la settimana di iniziative di lotta si era chiusa con il picchetto a Brescia in via Verziano ottenendo un rinvio e la convocazione del tavolo di trattativa in Prefettura.