26 aprile- Collettivo gardesano autonomo e Diritti per tutti in picchetto questa mattina a Gavardo per difendere la famiglia di Joshua, con moglie e 4 bambini tra i 2 ed i 10 anni. Il padre aveva perso il lavoro in un’azienda e solo da poco ha trovato una nuova occupazione come operaio metalmeccanico in una fabbrica di Villanuova. Lo sfratto è stato bloccato e rinviato al 20 maggio. La settimana scorsa si era conclusa con un ultimo picchetto venerdì in città a Brescia in via Oberdan, mentre domani ci saranno due sfratti rischiosi da bloccare a San Paolo in via Mazzino 93 e a Bagnolo Mella, in via Solferino 42-b, nella bassa occidentale e centrale. In serata invece a Brescia alla Casa delle Associazioni di San Polo in via Cimabue 16 alle ore 20 assemblea informativa e organizzzativa del Movimento di lotta per la casa sulla nuova legge regionale sull’Aler in via di approvazione, che aumenta l’affitto, riduce gli appartamenti a canone sociale e privatizza il patrimonio immobiliare pubblico.
27 aprile – Le famiglie di Lekbir e di Massimo restano in casa! Sfratti bloccati anche oggi nel bresciano da Diritti per tutti e Magazzino 47, a San Paolo nella bassa occidentale e a Bagnolo Mella nella bassa centrale. Nel primo comune, per la famiglia di Massimo e Mara con due bambini che frequentano la scuola elementare, è stato ottenuto un rinvio al 31 maggio. A Bagnolo invece è intervenuta addirittura la sindacadi destra per avvertire il picchetto che lo sfratto veniva rinviato al 31 luglio in attesa che si trovi una soluzione abitativa alternativa per Lekbir, sua moglie ed i tre bimbi di 8 e 4 anni e per il neonato di 5 mesi. Il papà, in Italia dal 1998 aveva acquistato la casa nel 2002 col mutuo pensando di avere un posto sicuro in una ditta di lavori stradali che invece è fallita con la crisi generale dell’edilizia. La sua abitazione, vista l’impossibilità di pagare il mutuo, è stata così pignorata dalla banca e poi venduta all’asta.
28 aprile – Picchetto antisfratto di Diritti per tutti e Magazzino 47 a Bovezzo, comune nell’hinterland nord di Brescia La famiglia di Altin e Gjelline con 5 bambini, da 8 anni a 3 mesi non è riuscita a pagare pochi mesi di affitto e le spese condominiali ed è partita la procedura di sfratto. Ora il padre ha trovato lavoro come addetto alla sicurezza nei locali e sta cercando una nuova sistemazione abitativa.Rinvio al 26 maggio.