Un’ altra campale mobilitazione contro gli sfratti si è svolta questa mattina in provincia di Brescia con cinque picchetti e molte decine di attivisti e attiviste del Movimento di lotta per la casa di Brescia in azione. La situazione più tesa a Castelcovati dove sono intervenuti i carabinieri per eseguire lo sfratto, sventato dalla numerosa presenza al picchetto: la famiglia composta da 7 persone tornerà in Prefettura per una difficile trattativa con la sindaca leghista; l’ex muratore (che ha perso lavoro per la crisi e si è visto pignorare la casa conprata col mutuo), ha un’ottima posizione per l’assegnazione di un alloggio Aler ma gli viene detto che non ci sono appartamenti grandi per la sua famiglia numerosa. Altri due picchetti a Brescia in via Oberdan, un uomo solo rimasto disoccupato, e in via Rovigo dove c’è un’ altra famiglia con 4 bambini; infine gli ultimi due blocchi a Odolo, una donna abbandonata dal marito, e a Orzinuovi dove c’è invece una famiglia con una ragazza neomaggiorenne. I picchetti si sono sciolti dandosi l’appuntamento alla mobilitazione antifascista e antirazzista di sabato, al mattino al Carmine contro Forza nuova e al pomeriggio al corteo contro gli attacchi al campo sinti e alle Casette occupate.