ORZINUOVI:IL PICCHETTO ANTISFRATTO OTTIENE IL PASSAGGIO DA CASA A CASA

I tre bambini di Mohammed non saranno separati dal papà e ospitati per 9 giorni in albergo: il picchetto antisfratto di questa mattina ad Orzinuovi nella bassa bresciana occidentale ha ottenuto il passaggio da casa a casa. Presenti una trentina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del comitato provinciale contro gli sfratti, ben determinati, che hanno atteso l’ufficiale giudiziario arrivato accompagnato da 4 carabinieri e due agenti della polizia locle (in verità questi ultimi rimasti tranquilli ed in disparte). Subito si è manifestata l’intenzione di resistere, nonostante un primo tentativo intimidatorio dei militari che con minacce di vario tipo, in particolare del maresciallo, invitavano i presenti ad andarsene perchè “stavano occupando un’area privata”. O rinvio dello sfratto oppure un’altra abitazione: questa la richiesta del presidio, senza spazio per altre soluzioni non rispettose della dignità e delle esigenze di una famiglia con tre bimbi piccoli: i proprietari dell’appartamento dove viveva la famiglia di Mohammed peraltro sono particolarmente benestanti e titolari di una grande azienda agricola con numerosi dipendenti, soprattutto migranti. A questo punto salta fuori un appartamento, messo a disposizione dal parroco Don Domenico; una delegazione va a visionarlo e ci si organizza per il trasferimento, da casa a casa, anche oggi la lotta ha pagato!

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