Anche questa mattina, giovedi’ 10 giugno, quasi cento persone (immigrati sotto sfratto e compagni-e del Comitato contro gli sfratti, Associazione Diritti per tutti e Associazione A Sinistra a Gussago) si sono mobilitate per impedire che due famiglie venissero gettate in strada a Carpenedolo e a Gussago, in provincia di Brescia. Nel primo paese un presidio di oltre 30 persone ha bloccato lo sfratto che e’ stato rinviato dall’ufficiale giudiziario al 20 luglio: per Chambi Mohammed e la sua famiglia, moglie e tre bambini di 5, 3 anni e 6 mesi si apre cosi’ lo spiraglio per una trattativa che coinvolgera’ anche il tavolo interistituzionale in Prefettura. A Gussago circa cinquanta persone si sono trovate davanti all’appartamento abitato da Salam,operaio in mobilita’, da sua moglie e dai figli, tre femmine di 13, 11 e 10 anni ed un bambino di 2 anni; successivamente il presidio si e’ spostato in Comune dove si e’ svolto un incontro con l’Assessore ai servizi sociali e con il segretario generale. Il rappresentante della giunta ha comunicato la notizia che lo sfratto era stato rinviato all’8 luglio ed ha garantito un eventuale sostegno economico alla famiglia nel caso si reperisse un nuovo appartamento; anche di questo caso sara’ interessato il tavolo interistituzionale provinciale. La lotta continua: lunedi’ 14 giugno il movimento di lotta sara’ in citta’ per bloccare lo sfratto della famiglia di Kamel, moglie e tre bambini di 9, 7 e 4 anni; appuntamento dalle ore 9 in corso Garibaldi 9 a Brescia