Decine di attivisti antisfratto di Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo ProvinciaLotta in campo anche questa mattina per bloccare due esecuzioni a Comezzano di Cizzago, nella bassa occidentale, e a Piancogno in Valcamonica. Nel primo caso a rischiare di finire in strada era una famiglia di origine marocchina con due bambini ed un terzo in arrivo. Il padre aveva un’occupazione nell’edilizia, settore dove la crisi ha letteralmente falcidiato i posti di lavoro. Presenti oltre una trentina di solidali ed il quinto accesso dell’ufficiale giudiziario si è così risolto in un rinvio al 24 settembre. A Piancogno invece, ad accogliere gli attivisti del Collettivo ProvinciaLotta della Valcamonica c’era una ventina di carabinieri tra i quali anche militari del nucleo investigativo di Breno. Nonostante questa presenza ed una proprietà particolarmente aggressiva, gli attivisti sono riusciti ad ottenere un rinvio ad ottobre. La famiglia, di origine kurda, con 4 figli tra cui due minori versa in gravi condizioni di indigenza ed uno di loro, seguito dalla neuropsichiatria infantile, due mesi fa ha tentato il suicidio. Il Collettivo ha lanciato una campagna di solidarietà e di mutuo soccorso per raccogliere fondi e aiuti alimentari.