Azione “No allo sciacallaggio immobiliare” presso l’Anpe di Brescia (Associazione notarile per le procedure esecutive), con l’occupazione dell’ufficio dove dalle 9 alle 11 questa mattina venivano presentate le offerte per l’asta immobiliare di domani. L’iniziativa del Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia (Associazione Diritti per tutti , Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo) con una cinquantina di attivisti e attiviste, occupanti e famiglie pignorate, si inserisce nella campagna di mobilitazione contro i pignoramenti avviati dalle banche contro le famiglie che non hanno più potuto pagare il mutuo a causa della perdita del lavoro per licenziamenti e per la crisi.
Il comunicato stampa:
No allo sciacallaggio immobiliare: non si costruisce il proprio futuro sulla pelle e sulle disgrazie di chi è stato meno fortunato.
Questa mattina il Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia (Associazione Diritti per tutti, Csa Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo) ha occupato la sede dell’Anpe (Associazione notarile per le procedure esecutive) di via Ugo La Malfa 4 a Brescia in occasione della giornata in cui vengono depositate le offerte per l’asta del 10 febbraio per protestare contro i pignoramenti delle case delle famiglie rimaste senza possibilità di pagare i mutui per la crisi e la perdita del lavoro.
Brescia è quarta a livello nazionale nella classifica delle aste immobiliari dopo Roma, Bergamo e Milano, davanti ad altre metropoli o città molto più grandi. Questo significa che oltre all’emergenza sfratti per morosità incolpevole la nostra provincia è interessata da una nuova grave emergenza sociale che riguarda migliaia di persone e tantissimi bambini.
Il volantino distribuito durante l’occupazione:
NO ALLO SCIACALLAGGIO IMMOBILIARE
NON COMPRATE CASE ABITATE DA CHI HA PERSO IL LAVORO PER LA CRISI
Migliaia di persone e di famiglie hanno acquistato un appartamento accendendo un mutuo quando avevano un lavoro ed un reddito che credevano sicuri. Poi la crisi capitalistica, con il fallimento di aziende, la cancellazione di posti di lavoro ed i licenziamenti hanno reso impossibile pagare le rate dei mutui e le banche, tra le principali responsabili della crisi con le loro operazioni finanziarie speculative, hanno pignorato gli appartamenti e li hanno messi in vendita all’asta, nonostante gli aiuti di miliardi di euro che hanno ricevuto dallo Stato e dall’Unione europea.
Oggi queste migliaia di persone, tra cui moltissimi bambini, rischiano di essere sfrattate e di finire in strada quando i loro appartamenti vengono svalutati e comprati da acquirenti senza scrupoli.
NOI NON PERMETTEREMO CHE QUESTO ACCADA, NON LASCEREMO CHE LE FAMIGLIE VITTIME DI PIGNORAMENTI VENGANO SBATTUTE FUORI DALLE LORO CASE SENZA AVERE UN’ALTRA SISTEMAZIONE DIGNITOSA.
In questo momento, anche per persone non ricche, comprare un appartamento all’asta ad un prezzo molto basso può rappresentare una buona occasione per avere un’abitazione di proprietà e smettere di pagare affitti a volte elevati, ma chiediamo: è giusto, è eticamente accettabile costruire il futuro sulla pelle e sulle disgrazie di chi è stato meno fortunato di voi?
vogliamo dare un consiglio: acquistate le case all’asta che sono vuote, non quelle abitate da famiglie altrimenti non farete un buon affare! Troverete infatti la resistenza di chi non accetterà di essere sbattuto in mezzo alla strada e dovrete aspettare anni prima di poter entrare nell’alloggio che avrete comprato.
STOP PIGNORAMENTI, STOP SFRATTI!
LA CASA E’ UN DIRITTO DI TUTTI
Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia.
(Associazione Diritti per tutti, Csa Magazzino 47, Collettivo gardesano autonomo)