Processo per l’occupazione del Comune di Mazzano in provincia di Brescia: 3 condanne e 7 assoluzioni. In Tribunale alla sbarra c’erano dieci attiviste e attivisti: 6 di questi sono dell’Associazione diritti per tutti. I fatti contestati dalla Procura risalgono al 30 settembre 2013 e riguardano l’occupazione del Comune di Mazzano per chiedere una soluzione abitativa concreta per una famiglia rimasta senza casa in seguito ad uno sfratto e che era costretta a dormire in un furgone, parcheggiato davanti al Municipio. I capi d’imputazione vanno dall’invasione di pubblici terreni, interruzione di pubblico servizio e violenza privata ad oltraggio a pubblico ufficiale. Riportiamo la nota dell’Associazione Diritti per tutti sul processo: “Dal punto di vista politico, una sentenza grave perchè criminalizza un’azione di conflittualità sociale messa in atto per trovare una soluzione all’ improcrastinabile emergenza abitativa di una famiglia sfrattata costretta a vivere con due bambini, uno dei quali invalido, in un furgone davanti al municipio di Mazzano per la mancanza di assistenza da parte del Comune. Dal punto di vista giuridico la sentenza presenta invece incongruenze e illogicità: 3 imputati sono stati condannati (a 12, 10 e 6 mesi) e altri 7 sono stati assolti; l’occupazione di pubblico edificio e l’interruzione di pubblico servizio sarebbero state quindi commesse da soli tre imputati e ciò appare piuttosto inverosimile; inoltre uno degli imputati assolti ha dichiarato e rivendicato la partecipazione e l’organizzazione di questa protesta, definendola legittima, prima nel suo interrogatorio e poi con una dichiarazione spontanea poco prima che la giudice si ritirasse per la decisione. Mentre una imputata, condannata invece, era addirittura arrivata in un secondo momento in comune e comunque dopo che altri imputati, assolti, erano già sul posto.”