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All’ombra della Torre Tintoretto non passa l’ufficiale giudiziario!

IMG-20160922-WA0003Giovedì 22 settembre – L’emergenza sfratti nel bresciano non è terminata nonostante secondo i dati ufficiali il numero delle sentenze di sfratto diminuisca: lo dimostrano le 405 azioni e picchetti per il diritto alla casa che Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo hanno svolto nel periodo agosto 2015-agosto 2016 e lo dimostrano i fatti di questi  giorni: 12 sfratti bloccati da lunedì ad oggi.

Oggi un picchetto contro uno sfratto richiesto dall’Aler in via Jacopo Robusti 88 a Brescia (quartiere San Polo) è stato bloccato da attiviste e attivisti, che hanno poi tenuto una conferenza stampa per presentare i dati sull’emergenza sfratti, proporre soluzioni alternative e denunciare la presenza di tanti alloggi Aler tenuti vuoti a fronte di una graduatoria che vede centinaia di famiglie aventi diritto attendere l’assegnazione di una casa popolare. Solo nella schiera di alloggi Aler dal nr 50 al nr.88 di via Robusti ci sono ben 8 abitazioni sfitte e abbandonate e quel tratto di via  è all’ombra della Torre Tintoretto con i suoi 195 appartamenti vuoti che rappresentano lo scandalo di Brescia read more

Poker di sfratti bloccati anche stamattina nel bresciano.

Altro poker di sfratti bloccati da Diritti per tutti e Magazzino 47 questa mattina nel bresciano: sono già 12 nei primi 3 giorni della settimana. Stamattina due esecuzioni erano previste nella bassa occidentale a Castrezzato e Castelcovati, contro famiglie con minori di un operaio senegalese e di un muratore marocchino che hanno perso il lavoro; le altre due erano fissate a Marone contro una famiglia con bambini di origine marocchina e a Castenedolo. In quest’ultimo comune era ancora l’Aler che invece di diminuire l’affitto voleva sfrattare una donna senegalese con due figlie di 18 e 15 anni. La più piccola ha seri problemi di salute. La madre lavora solo due ore al giorno in una casa di riposo. Tutti gli sfratti sono stati bloccati. read more

L’ufficiale giudiziario non passa neanche oggi il muro popolare a Orzinuovi e a Brescia.

Le urla della moglie di Bachir sono arrivate all’improvviso, quando dalla finestra ha visto arrivare il maggiore dei carabinieri di Verolanuova: a stento le altre donne presenti in casa sono riuscite a calmarla. Secondo lei e’ stato quell’ufficiale a chiedere al tribunale dei minori un controllo sui figli della famiglia di origine marocchina, in Italia da quasi 20 anni, che abita in una casa Aler a Coniolo di Orzinuovi. La psicologa incaricata dal Tribunale non ha trovato nulla di anomalo: i bambini, dai 12 ai 3 anni, stanno bene, frequentano regolarmente la scuola media, elementare e dell’infanzia e non presentano alcun disagio. La colpa dei genitori è solo quella di essere vittima della crisi: Bachir è un muratore e nell’edilizia sono centinaia le imprese fallite nella nostra provincia che hano licenziato. Senza lavoro è impossibile pagare un canone “moderato” di 400 euro, in una palazzina degradata in aperta campagna, dove tra l’altro quattro appartamenti sono sfitti da tempo. I carabinieri e la polizia locale (14 in tutto) più volte hanno intimato al muro popolare di Diritti per tutti e del Magazzino 47 di farsi da parte per permettere l’esecuzione. Alla risposta negativa hanno minacciato denunce e altri provvedimenti repressivi. Alla fine hanno dovuto lasciare il campo: rinvio al 14 febbraio 2017. Sarà così possibile fare una domanda di assegnazione di un appartamento Aler ma a canone sociale. Contemporaneamente a Brescia, altre decine di attivisti ed attiviste bloccavano 3 sfratti in viale Piave e a Sant’Eufemia. read more

Picchetti nel quartiere di Chiesanuova a Brescia, Ashraf e la sua famiglia ottengono la casa popolare.

Picchetti antisfratto del Movimento di lotta per la casa nel quartiere Chiesanuova di Brescia, tre esecuzioni bloccate mentre per la famiglia dell’operaio egiziano Ashraf, del rione Lamarmora, si apre la porta di una casa popolare. Rinvii al 24 ottobre invece per il muratore pachistano Khan di via Sicilia che non lavora più da dicembre 2015, con moglie e tre figli e per l’operaio marocchino Jamal che vive con la moglie e tre bambini, tra cui una neonata, e la cognata in via Teramo; solo recentemente l’uomo ha ricominciato a lavorare con contratti precari. Rinviata l’esecuzione anche per la famiglia di via Genova, al 18 ottobre. Attivisti e attiviste di Diritti per tutti e Magazzino 47 si preparano ora per la resistenza di domani a Orzinuovi contro l’Aler che vuole sfrattare la famiglia di un muratore marocchino che ha perso il lavoro invece che trasferirlo da una casa a canone moderato in una a canone sociale. Sempre domani anche altri due picchetti si svolgeranno a Brescia in viale Piave e via Benedetto Marcello. read more

Altri 10 sfratti bloccati in due giorni nel bresciano!

15 settembre – Sei sfratti bloccati questa mattina a Brescia, Lonato e Caino da decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo. Sei famiglie di operai che hannp perso il lavoro e di un macellaio, con bambini, restano in casa fino a quando non ci sarà una sistemazione abitativa alternativa. Per El Mostapha con le due figlie di Via Basiletti è ormai vicina l assegnazione di un alloggio Aler, per le famiglie di via Filatoio a Lonato si andrà al tavolo in Prefettura mentre per quella di Via Villa Mattina a Caino e via Raffaello a Brescia la lotta è solo all’inizio. Un pensiero, di dolore, rabbia e solidarietà, dai picchetti antisfratto bresciani va al lavoratore della logistica ucciso durante un picchetto alla Gls di Piacenza. read more

Fontanone bene comune: camminata e merenda contro il regolamento xenofobo.

In tanti e tante al Parco del Fontanone a Castel Mella non hanno rispettato l’assurdo e xenofobo divieto per i non residenti (immigrati) di frequentare l’area pic nic attrezzata. Circa 15o persone hanno preso parte all’iniziativa, alcune decine i residenti gli altri principalmente da Brescia. Ha partecipato alla camminata e merenda al Parco organizzata dalla lista locale di opposizione alla giunta leghista ,”Castel Mella bene comune”,  anche un folto gruppo di attivisti e attiviste, migranti e non, dell Associazione Diritti per tutti e del Magazzino 47. read more

Ritornata a pieno ritmo la pratica di lotta dei picchetti antisfratto nel bresciano.

Già a fine agosto sono ricominciati i picchetti antisfratto che nel mese di settembre sono tornati praticamente quotidiani. Di seguito la cronaca delle ultime tre settimane:

23 agosto – Ricominciano i picchetti antisfratto nel bresciano di Diritti per tutti e Magazzino 47: bloccata l esecuzione contro una donna di origine indiana con due bambini in via Milano, in città.

26 agosto – Altri due sfratti bloccati dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 in questi ultimi giorni di agosto: l’altroieri impedita l esecuzione richiesta da una società immobiliare contro la famiglia di Mounaim con moglie e una bambina di 3 anni a Castelmella, mentre stamattina niente sfratto per Mollah, sua moglie e i tre bambini a Brescia in via Corsica. I due, uno addetto alla sicurezza nei locali e l altro gestore di una pizzeria d asporto non riescono a pagare gli affitti per la diminuzione drastica del reddito e sono in attesa di una casa popolare. Rinvii a ottobre e a fine settembre. read more

No all’apartheid, nemmeno al parco del Fontanone (Castel Mella)

Nelle scorse settimane l’amministrazione leghista di Castel Mella ha deliberato che persino un parco può essere trasformato in una frontiera chiusa, vietata al movimento dello “straniero”. Così, dal 25 luglio scorso chi non è residente a Castel Mella non può più accedere liberamente al parco comunale del Fontanone, ad un luogo per definizione pubblico e di tutti.

Il Comune di Castel Mella, per voce del sindaco Guarneri, ha chiarito quale sia la “ratio”, il senso, del nuovo regolamento del parco. Non è il caso di allarmarsi – ha detto il sindaco– perché il regolamento verrà applicato con discrezione, senza esagerare.
Senza esagerare, però verrà applicato in via preferenziale contro gli immigrati, ha specificato Guarneri in un eccesso di sincerità. Insomma, l’intento sostanziale è scoraggiare o impedire la libera frequentazione del parco da parte di una categoria sociale che, si sa, è troppo rumorosa e troppo poco decorosa. read more

Un anno di lotta per il diritto alla casa con 405 sfratti bloccati, cortei e occupazioni.

Nel 2015 le sentenze di sfratto nella provincia di Brescia sono diminuite rispetto all’anno precedente: sono state 1943 rispetto alle 2238 del 2014 ma la situazione resta molto grave! In particolare nel capoluogo, a Brescia, la diminuzione è stata più sensibile, del 27% passando da 802 a 582 provvedimenti di sfratto. Era dal 2011 che non si scendeva a livello proviciale sotto quota 2000. Un numero ancora molto alto comunque che dimostra come l’emergenza sfratti sia ancora drammaticamente attuale, considerando anche il dato relativo al numero delle famiglie coinvolte rispetto a quelle residenti: 1 ogni 274 famiglie. In Lombardia peggio della provincia di Brescia è solo Pavia con 1 ogni 232, mentre la media regionale, alla quale si allinea Milano, è di 1 ogni 358.  A fronte di questi dati, nell’ultimo anno di attività del Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia (Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47, Collettivo gardesano autonomo e Collettivo antisfratti ProvinciaLotta Valcamonica) si registra una intensificazione dei picchetti con ben 405 sfratti bloccati, concentrati soprattutto in città e nella zona del Garda-Bassa Val sabbia, dall’agosto 2015 ad oggi; togliendo i sabati e le domeniche e le due settimane di pausa ad agosto e a Natale significa che ci sono stati quasi 2 picchetti al giorno. I momenti più intensi a fine settembre 2015 (maratona antisfratto con 21 picchetti in una settimana) e nei primi giorni di dicembre 2015 (settimana di mobilitazione indetta dalla Rete Abitare nella crisi con 23 picchetti in 5 giorni). Oltre ai picchetti la mobilitazione per la casa in provincia di Brescia ha visto in ordine cronologico dal 7 ottobre scorso l’occupazione dimostrativa delle Case del Sole, un condominio di proprietà Aler con alloggi pronti e non assegnati; un corteo provinciale a Brescia contro sfratti, pignoramenti ed in difesa delle occupazioni abitative; l’occupazione dell’anagrafe di Brescia per il diritto alle residenze nelle occupazioni e contro l’art.5;  un corteo per la casa a Lonato; corteo contro lo sgombero della Ex Telecom; iniziativa per sostenere Fabiola che ha dormito in tenda dopo lo sfratto Aler;  occupazione del Pirellino, sede distaccata Regione Lombardia, contro la nuova legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica; occupazione dell’appartamento di via Ugolini(la cosiddetta Villetta dell’orrore, tornata ad essere una normale e dignitosa abitazione); presidio contro lo sgombero della casa dei rifugiati di via Marsala; occupazione della multiutility A2A contro il distacco alla famiglia occupante di via Ugolini e contro l’art5; occupazione del Comune di Lonato per ottenere assistenza per una famiglia sfrattata con bambini; manifestazione al Pirellino contro la nuova legge regionale;  occupazione del Comune di Prevalle per conquistare una sistemazione abitativa per la famiglia sotto sfratto di Soukaina; nuova occupazione dell’atrio sportelli di A2A contro il distacco dell’energia elettrica alla casa pignorata di Uddin con 3 bambini tra cui una neonata che doveva fare una terapia di aerosol, ottenendo il riallacciamento.   Autorganizzarsi e lottare è possibile, vincere anche! read more

Estate di lotta per la casa: altri 20 sfratti bloccati a Brescia e provincia.

25 luglio- Nuova grande giornata di mobilitazione per il diritto alla casa a Brescia: tre picchetti e due monitoraggi, in totale 5 sfratti bloccati e rinviati. In via Rua Sovera la signora Aurora col marito e la sorella invalida restano in casa in attesa che si sblocchi l’assegnazione di un alloggio Aler: il marito era operaio nella cava del proprietario dell’appartamento, con la crisi è venuto meno il lavoro ed è arrivata la morosità incolpevole. Rinvio al 3 ottobre. Esecuzione sospesa fino al 12 settembre anche in via Chiusure, per Rachid, sua moglie, il bambino di un anno e mezzo ed il fratello. Senza un reddito fisso e continuativo Rachid riesce solo a mantenere la famiglia facendo il buttafuori qualche ora alla settimana. Infine in via Rotonda Montiglio rinvio anche per una donna senegalese con i suoi 2 bambini. Oltre a questi tre picchetti ci sono stati monitoraggi in via Battaglie dove la famiglia dell’imbianchino egiziano Mohammed, con 4 bambini, sta aspettando il trasferimento in una casa popolare già assegnata e in via Volta dove il comune con il contenimento sfratti è intervenuto per una ulteriore sospensione concessa alla famiglia pachistana di Ghulam. read more