I 5 lavoratori Gls rientrano al lavoro, la famiglia di Mahdi resta in casa. La mattinata di lotta quotidiana dell’Associazione Diritti per tutti è cominciata prima delle 6 davanti ai cancelli della Gls corriere espresso di Brescia a dar man forte al picchetto per il reintegro dei 5 lavoratori licenziati perchè si erano iscritti al Si. Cobas: dopo una nuova trattativa con l’azienda il si è conquistato il reintegro, questa volta realmente definitivo ed il loro ritorno al lavoro. Poi in via Milano 108 per difendere Mahdi, sua moglie e la loro bimba dallo sfratto, che è stato bloccato e rinviato a dicembre. Mahdi ha lavorato 13 anni in una fabbrica che è fallita per la crisi, poi rimanendo senza reddito non ha più potuto pagare l’affitto. Si è anche aperto un confronto con l’Amministrazione comunale perchè il proprietario dell’appartamento è un pensionato con difficoltà economiche che non si intende penalizzare; sarà richiesta quindi l’erogazione del fondo antisfratto in cambio di una sospensione dell’esecuzione fino all’assegnazione di una casa d’emergenza o di un appartamento ALER.
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Grande giornata di lotta, occupato il Comune di Nuvolera: casa per tutta la famiglia, nessuno per strada
E’ stata una intensa e positiva giornata di lotta venerdì 26 settembre per gli attivisti di “Diritti per tutti”, cominciata la mattina prestissimo partecipando al picchetto dei lavoratori Si Cobas al deposito GLS corriere espresso per il ritiro di 5 licenziamenti (poi ottenuto) e finita con l’occupazione del Comune di Nuvolera, nella zona orientale della provincia di Brescia. Qui la famiglia di Cherki, moglie e due bambini piccoli di 4 anni e pochi mesi, aveva subito lo sfratto perchè non era più possibile continuare a bloccare l’esecuzione dopo oltre un anno e mezzo di rinvii, per evitare contrapposizioni con un pensionato del paese, piccolissimo proprietario, che aveva dimostrato comrensione e disponibilità. L’Associazione aveva deciso di portare il problema alle istituzioni locali, chiedendo una sistemazione d’emergenza in attesa di una assegnazione ALER. L’amministrazione aveva risposto che si sarebbe preoccupata di collocare madre e bimbi in una struttura di accoglienza (peraltro molto costosa per le casse comunali) lasciando per strada il padre e separandolo dai suoi cari. Quindi una settantina di persone ha occupato il comune, nonostante alcuni carabinieri e agenti della polizia locale abbiano cercato con la forza di impedirlo e quando il sindaco ha nuovamente ribadito la proposta disumana ed inaccettabile della separazione del nucleo famigliare ci si è attrezzati per un’occupazione ad oltranza, portando nel municipio materassi e cibo. Dopo alcune ore un nuovo incontro col sindaco ha sbloccato la situazione: l’intera famiglia è stata collocata in una casa di emergenza in attesa di sistemazione definitiva, soluzione che sarà anche conveninte dal punto di vista economico per il comune rispetto alla struttura di accoglienza. Anche in questo caso la lotta ha pagato e nessuno è rimasto in strada! Nella stessa mattina a Palazzolo, dalla parte opposta della provincia il gruppo territoriale Franciacorta-bassa occidentale dell’Associazione bloccava uno sfratto ottenendo un rinvio. Sulla pagina facebook dell’Associazione Diritti per tutti e sul sito di Radio onda d’urto la cronaca e le corrispondenze http://www.radiondadurto.org/2014/09/26/casa-si-sfratti-no-occupato-il-municipio-di-nuvolera-brescia/
Sesto picchetto della settimana nel bresciano
Col picchetto di questa mattina a Provaglio d’Iseo l’Associazione Diritti per tutti ha già bloccato 6 sfratti nel corso di questa settimana: lunedì tre a Borgosatollo e uno anche a Darfo in Valcamonica. Nel comune dell’hinterland di Brescia bloccati gli sfratti di via Paolo VI (decimo accesso con un accordo col proprietario), di via salvi e di Via santissima, dove l’esecuzione riguardava la famiglia di un operaio della Mac, azienda del sito IVECO, messo in mobilità dopo il licenziamento di tutti i dipendenti. In Valcamonica invece gli attivisti del Collettivo provincialotta e del Collettivo studentesco camuno insieme a diversi sfrattati hanno bloccato un’esecuzione a Darfo. Ieri impedito uno sfratto in città e stamattina un altro picchetto dell’Associazione a Provaglio d’Iseo che fa restare in casa una famiglia di origine algerina di un operaio, licenziato per crisi due anni fa, sua moglie e due bambini piccoli.
Grande picchetto a Roncadelle
Questa mattina a Roncadelle ultimo picchetto della settimana dell’Associazione Diritti per tutti, da lunedì scorso è stato il decimo! Una quarantina di attivisti ha bloccato lo sfratto di una donna di origine bengalese che vive attualmente sola con due bambini. I solidali sono poi andati davanti al comune dove una delegazione ha incontrato un funzionario dei servizi sociali che si è detto disponibile a trovare una soluzione per il nucleo familiare, prima del prossimo accesso dell’ufficiale giudiziario.
La settimana prossima si apre lunedì 22 settembre con picchetti a Mazzano, in via Mazzucchelli; Borgosatollo in via Paolo Sesto 62 e in via Santissima; poi prosegue mercoledì 24 a Provaglio d’Iseo in via Ulivi 13 e a Villa Carcina in via Bagozzi 16; giovedì 25 a Brescia in via Carducci 9; venerdì 26 a Chiari in via Varisco 21/1 e a Nuvolera in via deI zAGN 29. Si invitano tutti i solidali, gli attivisti e le famiglie sotto sfratto a partecipare ai picchetti.
Sfratto bloccato a Villa Carcina, venerdì a Roncadelle
Sfratto bloccato a Villa Carcina, domani nuovo presidio a Roncadelle. Questa mattina il picchetto in Valtrompia, attuato da attivisti e sfrattati del gruppo territoriale di zona dell’Associazione Diritti per tutti, ha ottenuto un rinvio fino al 27 novembre trovando un accordo con la piccola proprietà dell’appartamento: l’inquilino si è impegnato a versarle il rimborso del voucher di 30 ore di lavoro che il comune gli proporrà ; ci sarà quindi un lasso di tempo che dovrebbe essere sufficiente alla famiglia sotto sfratto per arrivare all’ assegnazione di un alloggio ALER vista la buona posizione in graduatoria. In Prefettura invece non ha portato a nulla l’incontro per lo sfratto di domani a Roncadelle: la proprietà ha chiesto l’esecuzione ed il comune non ha riconosciuto il tavolo di trattativa. Il comune in questione è guidato dal sindaco Orlando, segretario provinciale del PD; l’assessore presente oggi ha dato la disponibilità per un incontro in comune con l’Associazione e la famiglia, composta da una donna sola con tre bambini. Venerdì 19 quindi a Roncadelle picchetto antisfratto in via Martiri della Libertà 135.
Bloccati due sfratti, picchetti anche domani a Villa Carcina e venerdì a Roncadelle
Due picchetti questa mattina a Ghedi ed a Leno hanno bloccato gli sfratti contro due famiglie con bambini; la settimana di lotta quotidiana per il diritto alla casa prosegue domani con un picchetto a Villa Carcina, appuntamento alle 8,30 in via Fontane 75. Venerdì gli attivisti dell’Associazione Diritti per tutti si troveranno a Roncadelle dalle ore 830 in via Martiri della libertà 135. Partecipate!
Sul sito di Radio onda d’urto www.radiondadurto.org la corrispondenza con Laura dell’Associazione sugli sui picchetti di stamattina
Poker di picchetti e nessuno esce di casa
Quattro picchetti a Brescia e Concesio si sono conclusi con il blocco e il conseguente rinvio degli sfratti; in città in via Casotti a San Polo resta in casa la famiglia di Rachida, con marito ed i suoi tre figli. L’unico stipendio rimasto è proprio il suo, da operaia metalmeccanica part-time, ma è insufficente a pagare l’affitto ed a mantenere la famiglia dopo che il marito ha perso il lavoro, causa fallimento della cooperativa dove era impiegato. In via Zanelli non esce nemmeno la mamma con la bambina di 4 anni che fa qualche ora di lavoro come colf e in via Zamboni ottiene il rinvio anche la famiglia di origine albanese con due figlioletti. Infine a Concesio, il gruppo territoriale della Valtrompia blocca lo sfratto di un nucleo famigliare con due bambini. Impegnati nei picchetti molte decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, sfrattati ed occupanti delle Casette e dell’Hotel di Via Corsica. Per tutte le famiglie rinvio dello sfratto ad ottobre: la richiesta dell’Associazione è il passaggio da casa a casa. Domani si ricomincia.
Due sfratti sventati all’ultimo minuto
Ieri a Nuvolera in provincia, oggi a Brescia: due sfratti sventati all’ultimo minuto quando gli ufficiali giudiziari stavano cercando di sbattere le famiglie in strada. A Nuvolera però si era al quinto accesso dell’ufficiale giudiziario e la trattativa in Prefettura non aveva portato a nulla: la famiglia con due bambini di 4 anni e di 4 mesi non aveva alternative abitative; nonostante la presenza di due minori in tenerissima età si stava eseguendo lo sfratto e solo l’arrivo di rinforzi al picchetto organizzato dall’Associazione Diritti per tutti ha costretto al rinvio, in attesa che il Comune faccia la sua parte trovando un alloggio di emergenza. Oggi pomeriggio a Brescia, in via Ondei, il fatto gravissimo è stato che al primo accesso l”ufficiale giudiziario, la dottoressa Salzano, stava eseguendo lo sfratto, senza nemmeno accertarsi della presenza in casa di un minore di 16 anni che vive insieme alla madre, ex colf di origine moldava, impossibilitata a pagare l’affitto dopo aver perso il lavoro. L’arrivo degli attivisti, mentre già si stava forzando la porta, ha bloccato lo sfratto che è stato rinviato al 22 ottobre. Alle proteste dell’Associazione che le ricordava come al primo accesso fosse prassi che non si procedesse con l’esecuzione ma con un rinvio dello sfratto, la dottoressa Salzano replicava dicendo che lei applicava la legge e non la prassi. Forse ora avrà capito come funziona le legge dell’umanità e la prassi dell’affermazione dei diritti.
Si riparte alla grande:picchetti 6, sgomberi e pignoramenti 0
Questa mattina è ripresa dopo la breve pausa di agosto la mobilitazione contro sfratti e pignoramenti in provincia di Brescia: 6 picchetti hanno impegnato molte decine di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti a Lonato, Manerba del Garda, Castrezzato, Capriolo e Castelmella. A Lonato ci sono stati alcuni momenti di tensione quando una decina di carabinieri e agenti della polizia locale ha inizialmente mostrato la volontà di intervenire con la forza; all’arrivo di altri attivisti però i due sfratti di oggi in quel comune venivano bloccati e rinviati al 7 ottobre. Robusto picchetto anche a Manerba del Garda, rafforzato dalla presenza di giovani attivisti del Collettivo gardesano autonomo, che impediva l’esecuzione contro una famiglia con bambina di 10 anni e moglie incinta ottenendo il rinvio al 17 ottobre. Bloccato lo sfratto anche a Capriolo ai danni della famiglia di Moncef, cittadino italiano invalido con figli minorenni: in questo caso si era all’undicesimo accesso dell’ufficiale giudiziario e la proprietà dell’appartamento è dell’Istituto per il sostentamento del clero. Anche la famiglia di Abdelfattah, muratore di Castrezzato vittima della crisi dell’edilizia, resta in casa con la sua famiglia. A Castelmella infine è stata rilanciata questa mattina la campagna Stop pignoramenti bloccando l’accesso del custode giudiziario che per conto di banca Intesa doveva effettuare la perizia per la messa all’asta dell’appartamento di Sasha, piccolo imprenditore edile fallito per la crisi e poi muratore rimasto senza lavoro. La giornata di oggi ha nuovamente dimostrato la capacità di mobilitazione e resistenza delle famiglie autorganizzate con Diritti per tutti; dopo l’assemblea nazionale della Rete Abitare nella crisi, in programma il 6-7 settembre a Pisa, sarà rilanciata anche nella nostra provincia la lotta, con ancora più forza e vigore e coordinata con le altre città italiane, contro sfratti, pignoramenti e sgomberi; contro l’art 5 del piano casa Renzi-Lupi, per affermare il diritto alle utenze di acqua-luce e gas, alla residenza ed in difesa delle occupazioni abitative: in sostanza per il diritto all’abitare e ad una vita dignitosa.
Riprendono i picchetti antisfratto: lunedì 1 settembre assemblea
Sono ricominciati i picchetti antisfratto dopo la breve pausa delle due settimane centrali di agosto: l’altro ieri attivisti dell’Associazione Diritti per tutti hanno bloccato un’esecuzione ai danni di una famiglia indiana con bambini a Bagnolo Mella, senza reddito a causa del licenziamento del padre. Lunedì prossimo invece, il 1 settembre, alle ore 20 presso il centro sociale Magazzino 47 si svolgerà l’assemblea generale dell’Associazione e del Comitato provinciale contro gli sfratti per programmare i prossimi picchetti (4 il 2 settembre a Brescia, Castelmella, Castrezzato e Capriolo; 3 il 5 settembre a Paitone, Manerba e Roè Volciano) e per rilanciare le iniziative contro l’art 5 del decreto casa di Renzi-Lupi, per il diritto alla residenza e alle utenze di acqua-luce-gas, per la moratoria generale degli sfratti per morosità incolpevole, in difesa delle occupazioni abitative. Il 6-7 settembre a Pisa infine assemblea nazionale della Rete Abitare nella crisi. Per un autunno di lotte.