Tutti gli articoli di stefi

Presentazione della Carta di Lampedusa domenica 26/01 h 17,30

1526306_1397988370456420_1613009169_nL’associazione Diritti per Tutti parteciperà alla Carta di Lampedusa, importante incontro che si terrà sull’isola dal 31 gennaio al 2 febbraio per scrivere dal basso la carta dei diritti.

Per il diritto alla vita che metta al primo posto le persone, la loro dignità, i loro desideri e le loro speranze, un diritto che nessuna istituzione oggi riesce a garantire, un diritto da difendere e conquistare, il diritto alla libertà di scelta e all’autodeterminazione di tutti e per tutti. read more

Brescia si solleva: anche oggi due picchetti antisfratto

Proseguono le iniziative della settimana di sollevazione. Anche oggi in provincia di Brescia due picchetti antisfratto a Borgosatollo e a Capriolo. Nel comune dell’hinterland una famiglia pachistana con 3 bambini rischiava di finire in strada perché il padre, operaio metalmeccanico rimasto senza lavoro, non può più pagare l’affitto. In Franciacorta  è un ente della curia che vuole sfrattare la famiglia di Moncef, cittadino italiano di origine marocchina in Italia da 25 anni. Questa situazione è complicata  dalla condizione di invalidità sua e di uno dei figli. Moncef è in prima posizione per l’assegnazione di una casa popolare ma per lui non si trova un alloggio disponibile, così oggi oltre una trentina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del comitato ha bloccato l’ottavo accesso dell’ufficiale giudiziario. Dal 14 gennaio è l’undicesimo sfratto bloccato nel bresciano. read more

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Ormai quasi ci siamo: dal 31 gennaio al 2 febbraio si svolge a Lampedusa l’incontro europeo e mediterraneo per la scrittura della Carta di Lampedusa.
Sono centinaia le associazioni e i soggetti collettivi con provenienze diverse mobilitati per la riuscita del meeting. L’evento nasce dal basso, è indipendente e non finanziato da organizzazioni, partiti o altro. Proprio per preservare questa preziosa indipendenza sono importanti gli aiuti concreti, i più numerosi e diffusi possibile.
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Brescia si solleva: bloccato lo sfratto di Cinzia

Settimana di sollevazione 15-22 gennaio. Decine di attivisti hanno fatto muro davanti alla casa di Cinzia e l’ufficiale giudiziario mandato dall’Aler nemmeno si è fatto vedere, rinviando d’ufficio l’esecuzione. Contestualmente la direttrice dell’Aler ha dichiarato che sarà risolta la sua situazione. Domani picchetti a Borgosatollo e Capriolo.

http://media.giornaledibrescia.it/gallery.php?show=16128

http://www.tgcom24.mediaset.it/2014/video/brescia-rinviato-lo-sfratto-della-donna-malata_2010410.shtml read more

Vergogna: l’Aler di Brescia vuole sfrattare una donna malata di sclerosi multipla

Domani l’Aler di Brescia manda l’ufficiale giudiziario per sfrattare Cinzia Comelli, una donna malata di sclerosi multipla (il suo caso era già stato denunciato ai mezzi di informazione il 30-11-2012) che a causa della sua patologia aveva perso il lavoro e con la sua attività part-time in una cooperativa sociale come addetta alle pulizie non era più riuscita a pagare l’affitto pieno. L’assurdo è che lo sfratto dovrebbe avvenire in via Jacopo Robusti 96, proprio all’ombra della Torre Tintoretto, dove vi sono 195 appartamenti vuoti ed inutilizzati, chissà per quanto altro tempo ancora.
L’Associazione Diritti per tutti convoca per lo stesso giorno, giovedì 16 gennaio un picchetto ed una CONFERENZA STAMPA alle ore 9,30 in via Jacopo Robusti 96 a Brescia  per denunciare questa vergognosa vicenda, bloccare lo sfratto  e presentare le prossime iniziative locali della settimana di mobilitazione nazionale 15-22-gennaio contro gli sfratti, contro l’austerità e per una sola grande opera: casa, reddito e salute per tutti.
Anche oggi intanto due picchetti hanno bloccato altrettanti sfratti: 60 attivisti in via Milano 110 (sfratto rinviato d’ufficio al 22 gennaio) e a Ponte San Marco in via Sibilla Aleramo 5. Nel primo caso coinvolta una famiglia con un bambino di 3 anni nel secondo una donna con due figli. Il 17 gennaio invece picchetti a Borgosatollo e Capriolo. read more

Anche a Vobarno quattro sfratti bloccati: 6 in un giorno

Resteranno in casa anche le 4 famiglie di Vobarno vittime della crisi che erano sotto sfratto con numerosi figli minorenni, con età comprese dai 50 giorni ai 15 anni. Sono famiglie di operai metalmeccanici che hanno perso il lavoro in aziende valsabbine e di una badante con lavori saltuari e troppo sottopagati per pagare l’ affitto. I loro figli sono, in molti casi, nati e scolarizzati in Valsabbia. Gli sfratti sono stati bloccati e rinviati al 21 febbraio, 4 e 25 marzo; in un caso invece il rinvio è di una sola settimana, al 21 gennaio, e in quella data ci sarà l’intenzione di eseguirlo a tutti i costi con il supporto dei reparti mobili delle forze dell’ordine, anche senza una soluzione alternativa per la famiglia. Sarà dunque molto intensa pure nel bresciano la settimana di mobilitazione contro gli sfratti, l’austerità e la crisi del 15-22 gennaio di cui le iniziative odierne (6 picchetti in un solo giorno attuati da circa una settantina di attivisti) sono state un’anteprima: domani picchetto in città in via Milano 110, il 17 a Borgosatollo e Capriolo; il 20 gennaio corteo studentesco con iniziative diffuse. Il 21 torneremo a Vobarno. read more

Due picchetti stamattina nella bassa bresciana e 4 nel pomeriggio a Vobarno

Si sono conclusi con il blocco delle esecuzioni i primi due picchetti di questa lunga giornata di lotta per il diritto alla casa. A Pompiano resta nell’abitazione la famiglia di Amid con mogli e due figli di 10 e 8 anni. Il padre, camionista e addetto ai mezzi movimentazione terra, dopo essere stato licenziato a causa della crisi era riuscito a trovare un nuovo lavoro come camionista ma ha lavorato 6 mesi senza essere pagato ed ora è in causa seguito da Ibrahim Niane della Fillea-Cgil. Lo sfratto è stato rinviato al 13 febbraio. Situazione più delicata a Capriano del Colle: il proprietario dell’appartamento dove abita una famiglia pachistana con 5 bambini -il cui padre, operaio carpentiere e saldatore, ha perso il lavoro nel 2012 – è un pensionato che ha bisogno dell’affitto per integrare il proprio reddito. In questo caso ci si è quindi accordati con lui, che ha dimostrato notevole sensibilità umana e comprensione, per andare insieme  in Comune e chiedere che gli venga corrisposto il canone da parte dell’ente locale oppure che venga trovata una sistemazione  per la famiglia. In azione questa mattina una quarantina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti; nel pomeriggio si prosegue con 4 picchetti a Vobarno in Valsabbia. read more

Inizia la settimana di sollevazione: domani nel bresciano 6 picchetti

La settimana di sollevazione 15-22G contro austerità, crisi e sfratti, inizia domani con un giorno di anticipo nel bresciano con 6 picchetti antisfratto: 4 nel comune di Vobarno in Vallesabbia e due nella bassa. In mattinata saranno bloccati gli sfratti a Pompiano in via Comezzano 25 e a Capriano in via Parrocchia 42. Nel pomeriggio invece dalle 14,30 picchetti itineranti a Vobarno in  del Rio 3 (2° accesso ), Via Di Vittorio 23 (4°accesso), Via Castegnino (7°accesso) e Via Chiese 26, frazione Pompegnino (2°accesso). Mobilitazione generale per conquistare la moratoria dal basso! read more

Le non-risposte delle ministra Kyenge, le provocazioni di leghisti e fascisti

E’ questa la fotografia delle istituzioni di fronte alle richieste degli immigrati ieri mattina a San Barnaba

Il presidio di ieri mattina (11 gennaio) a San Barnaba promosso anche dall’Associazione Diritti per Tutti e dal Comitato provinciale contro gli sfratti con la partecipazione di oltre cento immigrati e antirazzisti, non era affatto di sostegno e apprezzamento per la ministra dell’Integrazione Kyenge in visita a Brescia. Al contrario, i volantini diffusi, gli striscioni esposti, gli interventi fatti a voce, documentano ampiamente che il presidio ha espresso dentro e fuori la sala di San Barnaba una chiara contestazione delle politiche discriminatorie contro gli immigrati che il governo Letta e i suoi ministri stanno proseguendo, accompagnandole con austerity, tagli al welfare, attacco ai diritti sociali e di cittadinanza di tutte e tutti.
Sulle questioni generali e specifiche che le sono state ribadite anche durante l’incontro in San Barnaba – la necessità di abrogare la legge Bossi-Fini, di chiudere i C.I.E., di affrontare la gravissima situazione dello Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Brescia, di riconoscere il diritto alla residenza per profughi, rifugiati e sfrattati senza casa – la ministra Kyenge non ha dato alcuna risposta. Nel suo intervento ha persino evitato di nominarle, queste fondamentali questioni.
Il silenzio della ministra, la sua incapacità di rendere conto, sono l’ennesima conferma che la via maestra che gli immigrati hanno davanti a se’ per combattere il razzismo istituzionale e ottenere giustizia sono la lotta e la mobilitazione dal basso, certo non la fiducia in questo governo. read more