Nella nuova giornata di sollevazione ed assedio a Roma ai palazzi del potere dove si dovevano decidere provvedimenti sulla casa (che si sono poi rivelati assolutamenti inadeguati ed insufficienti), anche a Brescia ci sono state iniziative di lotta contro gli sfratti e per il diritto all’abitare con due picchetti a Orzinuovi ed a Montichiari. Leggete ed ascoltate le corrispondenze da Roma, dalla provincia di Brescia e da altre città su http://www.radiondadurto.org/2013/10/31/31-ottobre-assediamo-palazzo-chigi/
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Val Sabbia: un folto picchetto blocca uno sfratto a Vobarno
“Se mi obbligano metterò la bambina in una comunità, se fossi costretto a dare accoglienza anche alla madre mi dimetterò!” Così si era pronunciato il sindaco di centrosinistra di Vobarno, Panzera, a proposito dello sfratto di una famiglia del paese composta dal padre operaio, dalla moglie e da una ragazzina di 13 anni, residenti in via Castegnino 18. Prima di lui, simili affermazioni le avevano proferite solo i sindaci leghisti di Castrezzato e Castelcovati, Lupatini e Gritti! Il sindaco di Vobarno era pronto quindi a disgregare una famiglia ed a pagare 80 euro al giorno per la retta della ragazzina in comunità: un esempio di umana e saggia amministrazione. Questa mattina però il centro di Vobarno si è riempito di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti, con le bandiere “Stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”; circa cinquanta persone che hanno bloccato l’esecuzione ed il settimo accesso dell’ufficiale giudiziario. Lo sfratto è stato rinviato al 14 gennaio, per trovare una soluzione rispettosa dei diritti di questa famiglia, un passaggio da casa a casa. Il padre, Boudiba, operaio metalmeccanico alla Omsi trasmissioni di Roè Volciano, ha perso il posto per la crisi ed ora l’unico reddito famigliare, pari a 380 euro al mese, arriva dal lavoro di assistenza agli anziani della moglie; la figlia tredicenne nata in valle frequenta le medie. Dall’altra parte abbiamo invece una ricca proprietaria, con numerosi appartamenti in Val Sabbia ed una giunta comunale latitante. Ora questi due ultimi soggetti sanno che la famiglia di Boudiba non è sola e che lo sfratto sarà fermato sino a quando non si troverà una sistemazione abitativa alternativa.
Oltre 150 persone al presidio in piazza Loggia ed in prefettura, non finisce qui…
Oltre 150 persone sotto sfratto, senza tetto, attivisti per il diritto all’abitare hanno partecipato al presidio in piazza Loggia a Brescia e poi sotto la Prefettura nella giornata di mobilitazione nazionale in occasione dell’incontro a Roma tra i movimenti ed il ministro Lupi, per esigere il blocco degli sfratti ed una sola grande opera: casa e reddito per tutti.
Il resoconto del Bresciaoggi
http://www.bresciaoggi.it/stories/dalla_home/579711_accampati_in_piazza_per_avere_una_casa/
Dopo la sollevazione del 19 si torna in piazza a Brescia
Oggi pomeriggio,martedì 22 ottobre, presidio in piazza Loggia alle ore
17 e poi sotto la Prefettura, contro gli sfratti e per esprimere
solidarietà agli arrestati del 19 ottobre a Roma. Dopo che sabato più di
250 bresciani hanno partecipato alla sollevazione e all’assedio dei
palazzi dell’austerità, oggi Associazione Diritti per tutti, Magazzino
47, Collettivo studenti in lotta e Collettivo universitario autonomo, riprendendo l’appello dell’assedio di Porta Pia, tornano in piazza con gli sfrattati ed i senza tetto per chiedere il blocco
di tutti gli sfratti per morosità incolpevole e, al Comune, una seria politica di assistenza ai senza tetto in vista dell’inverno. Non può essere sufficiente nè degna di una città civile
una “emergenza freddo” basata sulla garanzia, a rotazione, di una sola
settimana di accoglienza in un posto riscaldato per poi tornare a
dormire all’addiaccio o sui treni.
Nuovo picchetto a Orzinuovi: verso la sollevazione generale
Comunicato Associazione diritti per tutti
Verso la sollevazione generale del 19 ottobre: stop sfratti, picchetto a Orzinuovi nella bassa bresciana.
Si è conclusa con un passaggio da casa a casa la vicenda di sfratto di Sahimi, originario della Tunisia in Italia dal 2005 dove ha lavorato come gruista ma dove ha anche perso il lavoro e, di conseguenza, la possibilità di pagare l’affitto della casa di Orzinuovi dove vive. Questa mattina era il quarto accesso dell’ufficialle giudiziario che si è trovato davanti il picchetto degli attivisti del Comitato provinciale contro gli sfratti e associazione Diritti per tutti, presenti in una quarantina per impedire che il proprietario ottenesse l’esecuzione dello sfratto. Il Comune si era reso disponibile per una mediazione ma il proprietario ha sempre malamente rifiutato ogni accordo; questa mattina pretendeva lo sgombero, nonostante la situazione drammatica della salute dei due bambini di Sahimi, di 2 e di 6 anni ed entrambi malati. Me è andata diversamente: il comune di Orzinuovi ha dato la sua disponibilità a pagare un anno di affitto per un’altra abitazione in paese, ci sarà quindi il passaggio da casa a casa.
Verso la sollevazione del 19 a Roma: picchetti e sfratti bloccati nel bresciano
In cammino verso la sollevazione generale del 19 ottobre a Roma, per assediare i palazzi dell’austerity al grido: vogliamo una sola grande opera, casa e reddito per tutti. Questa mattina in provincia di Brescia sono stati bloccati 5 sfratti con 3 picchetti ed un intervento all’ultimo minuto. In città in via Lamarmora 142, circa 60 attivisti hanno bloccato lo sfratto di una famiglia composta da madre, figlio e nonna novantunenne, diventati vittime della morosità incolpevole per il fallimento della piccola impresa di pulizia famigliare dove lavoravano sia la donna che il ragazzo. A Capriolo sventato uno sfratto ai danni di un’altra famiglia italiana con figli, mentre a Vestone, a 50 km da Brescia in alta Val Sabbia, grazie anche al supporto di un gruppo di studenti del Kollettivo Perlasca degli istituti di Idro, un picchetto ha impedito che la famiglia di Fatima fosse messa in strada dopo anni di lavoro come operaia, proprio nella fabbrica metalmeccanica del proprietario di casa; anche suo marito, operaio, ha perso il lavoro per la crisi in un’altra azienda della zona e sono finiti anche i soldi della mobilità e dell’indennità di disoccupazione. Il comune in questo caso ha comunicato che tra meno di un mese questa famiglia, con due figli minorenni nati in Val Sabbia, potrò entrare in una casa popolare. A Borgosatollo invece è stato proprio la mancanza di un intervento del Comune che ha fatto salire la tensione: i piccoli proprietari dell’appartamento e l’ufficiale giudiziario erano già entrati nell’alloggio e cambiato la serratura e l’arrivo all’ultimo minuto di attivisti dell’Associazione ha evitato lo sfratto, impegnandosi a fare pressione sull’amministrazione perché si trovi una soluzione abitativa alternativa a questa famiglia di un operaio pachistano, a cui l’agenzia interinale non ha rinnovato il contratto, presente in Italia con 6 figli di cui 4 minorenni da molti anni. Infine, più tranquilla la situazione a Mairano dove è bastata una trattativa per ottenere il passaggio da casa a casa
SANATORIA SUBITO presidio mercoledì 9 ottobre h9,30 fuori dalla prefettura
Dopo la manifestazione di sabato 28 settembre in seguito al blocco delle
pratiche degli Uffici di via Lupi di Toscana e per chiedere l’abrogazione
della legga Boss-Fini chiamiamo tutti e tutte a continuare la lotta
E’ tempo che lo denunciamo: sono leggi razziste come la Bossi-Fini e le
varie emersioni (sanatorie-truffe) che producono razzismo, sfruttamento,
burocrazie complicate e circuiti criminali.
Permessi di soggiorno subito per tutti/e: sanatorie 2009 e 2012, flussi,
rinnovi!
Basta lentezze burocratiche, basta truffe!
Basta legge Bossi-Fini. Basta sfruttamento!
Per la chiusura di tutti i C.I.E.!
Piena cittadinanza a chi nasce in Italia!
Picchetto annunciato, sgombero saltato…
E’ bastato l’annuncio del picchetto e della resistenza per sventare lo sgombero di tre famiglie a Moniga del Garda, previsto per domani. L’assemblea dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti aveva infatti lanciato una mobilitazione generale per aiutare queste famiglie con 10 bambini di origini marocchine che non avevano alternative perchè nonostante un lavoro come operaio dei tre padri non stavano trovando un alloggio alternativo. L’edificio dove vivevano con tante altre famiglie era stato acquistato da una immobiliare che voleva svuotarlo per dare il via ad una ristrutturazione speculativa. Prima dell’estate un tentativo di sgombero era fallito per la resistenza spontanea delle tre famiglie che in seguito hanno contattato l’Associazione. Oggi pomeriggio c’è stato un incontro in Prefettura a Brescia con la presenza delle tre famiglie interessate, dell’Associazione Diritti per tutti, della proprietà, dei carabinieri della zona del Garda e della questura: lo sgombero è saltato e c’è stato l’impegno istituzionale a trovare appartamenti alternativi ad un canone di affitto sostenibile per gli stipendi operai delle tre famiglie. Già questa sera sembra che tre alloggi siano stati trovati La lotta paga anche questa volta, anzi stavolta è bastato solo l’annuncio e la determinazione mostrata!
Mazzano: picchetto antisfratto e occupazione del Comune
Intensa mattinata di lotta per il diritto alla casa a Mazzano, in provincia di Brescia. Una quarantina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale ha bloccato lo sfratto in via della Conciliazione di una famiglia con due bambini; il padre ha lavorato per tanti anni come operaio, è da 20 anni in Italia, ed è stato licenziato per la crisi, la moglie è incinta. L’esecuzione è stata bloccata e rinviata al 6 novembre. Contestualmente al picchetto c’è stata anche l’occupazione dell’Assessorato servizi sociali del comune di Mazzano per protestare contro l’amministrazione che aveva ritirato la proposta di accoglienza per la famiglia di Miteui che sta vivendo in furgone davanti al municipio dopo essere già stata sfrattata: alla madre ed ai due figli di 2 e 6 anni, quest’ultimo invalido, era stata promessa una sistemazione in un centro Caritas di Cremona. Svanita questa peraltro insufficiente e disumana soluzione, che divide il padre dal nucleo famigliare, in questi ultimi giorni la Polizia Locale aveva tenuto un atteggiamento vessatorio e intimidatorio nei confronti della famiglia, con la minaccia di sequestro del furgone “perchè il parcheggio davanti al comune non è un parcheggio”. L’occupazione si è conclusa con l’impegno della giunta a trovare una sistemazione rapida per madre e minori (accettata dal padre) con la cessazione delle minacce da parte della polizia locale; inoltre è stato fissato un incontro col sindaco che si è svolto nel pomeriggio. Il confronto è stato positivo: l’Amministrazione ha ribadito la soluzione per madre e bambini in una struttura di accoglienza, particolarmente onerosa oltre che a nostro avviso ingiusta per la separazione del nucleo famigliare (80 euro al giorno il costo della retta). L’Associazione ha portato al tavolo una proposta alternativa: un cittadino del paese ha fatto presente ai nostri attivisti la disponibilità ad ospitare l’intera famiglia in un appartamento di sua proprietà in cambio di un aiuto alla madre anziana che abita nell’alloggio sottostante. La famiglia di Miteui ha accolto l’offerta senza esitazioni e domani l’accordo potrebbe essere definito in un incontro in comune. L’Associazione ed il sindaco si vedranno nuovamente per discutere soluzioni per gli altri sfratti del paese.
Duemila in corteo a Brescia contro legge Bossi-Fini, sfratti e per i permessi di soggiorno
Circa duemila migranti ed antirazzisti hanno sfilato in corteo a Brescia contro la legge Bossi-Fini, per i diritti e i permessi di soggiorno, contro gli sfratti. Tante anche le famiglie, in particolare quelle impegnate nella lotta per il diritto alla casa. In testa lo striscione di apertura con la scritta: Sfruttamento, clandestinità e razzismo, Basta Bossi-Fini, permesso per tutti. Basta lager chiudere i CIE. Poi dopo una striscione contro la Prefettura di Brescia per la lentezza esasperante con cui sta esaminando le pratiche della sanatoria 2012 c’erano gli striscioni per la casa: “La casa è un diritto”, “Nessuna persona senza casa, nessuna casa senza persone, stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”. Vi segnaliamo la diretta di Radio onda d’urto dove potrete ascoltare tantissime voci del corteo nelle interviste raccolte senza filtri e le prime valutazioni degli organizzatori della manifestazione dell’Associazione Diritti per tutti, Comitato provinciale contro gli sfratti e Cross Point http://www.radiondadurto.org/2013/09/28/brescia-manifestazione-contro-sfruttamento-e-clandestinita-la-diretta/