La mobilitazione degli attivisti e la disponibilità dell’Amministrazione di Castegnato hanno bloccato oggi, a Castegnato, un possibile sfratto dove la protervia della proprietà aveva fatto alzare notevolmente la tensione. La famiglia di Adbellatif, operaio Iveco lasciato a casa un anno fa dal lavoro e ora con moglie e figlia di 7 mesi a carico, rischiava di finire in mezzo a una strada. Per impedire lo sfratto alcune decine di attivisti del Comitato provinciale e di Diritti per Tutti si sono quindi recati in mattinata in via Gallo, 41. Verso le 10 sul posto sono arrivati ufficiale giudiziario, avvocati della proprietà – un grosso imprenditore della zona – e diverse pattuglie dei carabinieri. La tensione si è alzata molto, ma la fermezza degli attivisti e la disponibilità dell’Amministrazione hanno portato ad un accordo: sfratto rinviato al prossimo 20 settembre e impegno dell’Amministrazione ad accompagnare la famiglia verso una soluzione abitativa alternativa, la famiglia infatti è nelle graduatorie Aler e in un periodo breve potrebbe quindi essere garantito il passaggio da casa a casa.
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Questo matrimonio s’ha da fare: nozze fissate il 4 giugno
Accompagnato dagli attivisti e dal legale dell’Associazione Diritti per tutti, oggi 26 aprile all’ufficio matrimoni del Comune di Brescia il promesso sposo Mario Frati ha potuto fissare la celebrazione civile del proprio matrimonio con Tamara per il prossimo 4 giugno, nonostante quanto successo il 6 aprile scorso.
Trenzano: sfratto bloccato e tutti in comune per imporre la trattativa
Un doppio importante risultato e’ stato conseguito questa mattina a Trenzano, feudo leghista della bassa bresciana. Il proprietario, arrivato con l’ufficiale giudiziario e con il fabbro, si e’ trovato davanti ad una ventina di attivisti del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per tutti che hanno fatto presente la presenza di bambini nella famiglia che avrebbe dovuto lasciare l’appartamento senza che il comune fornisse sistemazioni alternative. Lo sfratto è stato quindi bloccato e rinviato al 26 giugno; slittato a questa data anche l’accesso dell’ufficiale giudiziario in un altro appartamento nella stessa palazzina e con la stessa proprieta’, che era previsto il 7 maggio. Ottenuto questo primo importante risultato gli attivisti antisfratto hanno invaso l’assessorato ai servizi sociali del Comune di Trenzano nonostante il tentativo della polizia locale, e poi dei carabieri, di impedirlo. Con calma ma con fermezza si e’ comunicata l’intenzione di non abbandonare il coume se non fosse stata aperta un trattativa per trovare una soluzione condivisa per la sistemazione delle due famiglie. Dopo circa mezzora e’ stato fissato un incontro con rappresentanti della giunta per i prossimi giorni. L’Associazione ed il Comitato si presenteranno chiedendo il passaggio da casa a casa per queste famiglie vittime della crisi, garantendo loro il diritto, che dovrebbe essere universale, all’abitazione.
SENZA TREGUA: bloccato uno sfratto anche oggi a Remedello
20/04/2012
Nel feudo leghista di Remedello, nella profonda bassa bresciana, gli attivisti antisfratto hanno bloccato una esecuzione questa mattina. La sindaco del carroccio aveva prospettato la divisione della famiglia: madre e due figli in una struttura di housing sociale a Montichiari, padre e figlio di 19 anni per strada. La situazione era molto complessa perchè fino all’altroieri alla famiglia era stato promesso un alloggio di emergenza; in due giorni non era facile organizzare un picchetto consistente, soprattutto dopo la giornata impegnativa di ieri con il blocco dello sfratto in via MIlano a Brescia e la successiva invasione dell’assessorato alla casa del comune capoluogo. Questa mattina invece la forza della solidarieta’ si e’dispiegata ed ha superato le difficolta’: una decina di attivisti davanti alla porta dell’appartamento di Piazza castello 12, l’appello lanciato da Radio onda d’urto ha fatto arrivare altre persone solidali di Remedello e della zona, alcune amiche della madre con i rispettivi bambini si sono barricate all’interno della casa. Tutti insieme hanno affermato l’intenzione di resistere, l’ufficiale giudiziario ne ha preso atto ed ha rinviato lo sfratto al 6 giugno; ora si aprira’ la vertenza di lotta con l’amministrazione: il vicesindaco ha dichiarato la disponibilita’ a ricercare una soluzione che garantisca l’unita’ della famiglia: staremo a vedere!
Picchetto antisfratto e invasione dell’Assessorato alla casa del Comune
19/04/2012
Picchetto antisfratto di circa 50 persone questa mattina a Brescia in via Milano 64 in città per impedire che venisse sbattuta in mezzo alla strada una famiglia di origine nigeriana con due bambine piccole. Grazie alla mediazione attuata con la proprieta’ dall’Associazione Diritti per tutti e dal Comitato provinciale contro gli sfratti si è ottenuto il rinvio di un mese dell’esecuzione. Nel frattempo, individuando come controparte l’amministrazione comunale e facendo riferimento ai termini dell’accordo firmato dal Comune di Brescia, Aler, associazioni dei proprietari e sindacati inquilini, una trentina di attivisti antisfratto ( supportati anche dal Csa magazzino47 e dal kollettivo studenti in lotta) ha invaso l’ufficio casa del Comune in Piazza Repubblica per chiedere che, come sottoscritto nel suddetto accordo per il contenimento degli sfratti, in caso di indisponibilità del proprietario a stipulare un nuovo contratto di affitto a canone concordato, venga messo a disposizione un alloggio tra quelli reperiti e gestiti dall’Aler proprio per queste evenienze. L’amministrazione comunale aveva invece offerto solo una collocazione in una struttura di accoglienza alla madre ed alle due bambine, dividendo quindi la famiglia. Di fronte alla folta presenza di attivisti antisfratto è arrivato anche l’assessore Bianchini mostrandosi disponibile a trovare una soluzione alternativa; oggi alle 14,15 l’inquilino è stato convocato all’ufficio casa dell’Assessorato competente.
Sfratto bloccato a Sarezzo
Il Comitato provinciale contro gli sfratti e l’Associazione Diritti per tutti hanno organizzato un picchetto antisfratto giovedi’ 12 aprile a Ponte Zanano, frazione di Sarezzo, in via Petrarca 173 sulla Triumplina. Qui Abdellah, operaio metalmeccanico licenziato a causa della crisi, rischiava di finire in strada: con lui la moglie e la loro bambina di un anno. Il blocco è riuscito e lo sfratto è stato rinviato al prossimo 17 maggio. L’amministrazione di centrosinistra di Sarezzo ha accettato di confrontarsi con l’Associazione ed il Comitato per trovare una soluzione per la famiglia di abdellah e per quella del fratello che si trova nella medesima situazione.
SABATO 14 APRILE FESTA RIAPERTURA UFFICIO ASSOCIAZIONE
sabato 14 aprile riapre l’ufficio dell’Associazione Diritti per tutti, con nuove collaborazioni e con un nuovo orario.
sabato 14 aprile dalle ore 10 sarà offerto un aperitivo multisapore con cibo e bevande per tutt*
passa a trovarci!!!!
l’ufficio sarà poi aperto tutti i sabati dalle 9,30 alle 12,30 per consulenza, assistenza legale, informazioni per permessi di soggiorno, ricongiungimenti, problemi di casa e sfratti e per denunciare casi di discriminazione.
L’Associazione da anni lotta per affermare i diritti di tutti e per combattere ogni forma di razzismo.
UN ALTRO CASO DI NOZZE OSTACOLATE
Venerdì 6 aprile una coppia formata da un uomo italiano e una donna moldava si è recata presso l’anagrafe del comune di Brescia per sbrigare le pratiche prematrimoniali. Poco dopo, su segnalazione di funzionari dell’anagrafe, zelanti esecutori delle volontà della giunta Rolfi-Paroli, la signora è stata posta in stato di fermo dalla polizia municipale poichè non in possesso del permesso di soggiorno. E’ bastato questo perchè venisse trattata come una delinquente, sottoposta alla pratica umiliante della perquisizione e tenuta in cella per ben otto ore! Il fidanzato ha denunciato l’accaduto. La donna ha ricevuto una notifica di esplusione, nonostante recenti direttive europee scoraggino l’assunzione di tale provvedimento nei casi in cui vi sia un chiaro e sostenibile progetto di vita in Italia, come appunto è un matrimonio.
L’Associazione Diritti per Tutti è pronta a prossime iniziative nel caso che alla signora ed al suo fidanzato non venga riconosciuto il diritto al matrimonio.
Sosteniamo a livello territoriale la lotta contro gli sfratti!
Sfratto bloccato e rinviato a Ghedi
Nonostante un pesante clima intimidatorio e di militarizzazione, con strada bloccata dalla polizia locale e presenza di carabinieri, il picchetto antisfratto di Ghedi è riuscito a strappare un lungo rinvio dello sfratto (al 5 giugno); questo risultato è stato ottenuto dopo una trattativa che ha visto Karim offrire al proprietario 400 euro, prelevati dai suoi ultimi risparmi.