San Zeno Naviglio: Babbo Natale in mimetica…

COMUNICATO ASSOCIAZIONE DIRITTI PER TUTTI

Grazie all’intervento ed alla denuncia dell’Associazione Diritti per tutti è stato posto parziale rimedio ad un caso di odiosa discriminazione: oggi infatti alcuni ambulanti senegalesi, a cui era stata respinta la domanda di partecipazione, hanno potuto posizionare i propri banchi al mercatino natalizio di San Zeno. Questo è avvenuto dopo che, in mattinata, alcuni rappresentanti dell’Associazione recatisi a San Zeno avevano potuto appurare che moltissimi dei circa 200 ambulanti presenti avevano in vendita gli stessi prodotti delle bancarelle senegalesi non ammesse (cioè abbigliamento, artigianato, bigiotteria ecc). Secondo la lettera che era stata  inviata agli ambulanti di origine senegalese queste mercanzie sarebbero state non conformi ai prodotti stabiliti con il  regolamento definito con la delibera nr 124 del 18-10-2012 della giunta comunale. read more

San Zeno: il mercatino del Natale…..padano!?!

Conferenza stampa dell’Associazione Diritti per tutti e di Radio onda d’urto

 S Zeno, il mercatino del Natale….padano?!?

In riferimento alla sua richiesta di partecipazione al mercatino natalizio dell’8 dicembre si comunica che la sua domanda non è stata accettata in quanto, gli articoli posti in vendita non sono conformi a quanto prescritto dai criteri di partecipazione alla suddetta manifestazione approvati con delibera della Giunta Comunale n 124 del 18-10-2012” questo il testo della lettera – firmata dal vicesindaco reggente di San Zeno Naviglio Omar Bertelli e dal Presidente dell’associazione “I Mercanti del naviglio” Luciana Modonesi – arrivata a diversi ambulanti per informarli che la loro richiesta di partecipazione al mercatino natalizio di S Zeno non è stata accettata. read more

Picchetto riuscito a Coccaglio con provocazioni leghiste respinte

Abderrahim vive a Coccaglio,  ha lavorato come carpentiere dal 1989 fino al 2009 quando la crisi dell’edilizia ha falciato anche il suo posto di lavoro; nonostante fosse rimasto senza lavoro ha continuato a pagare 450 euro di affitto fino al 2011, poi non ce l’ha più fatta ed è diventato vittima della morosità incolpevole finendo sotto sfratto. Sua moglie è malata, emorragia subaracnoidea e ischemia cerebrale, ha bisogno di costanti cure e soffre di terribili emicranie e perdite momentanee di conoscenza; il figlio maggiore di 18 anni, cresciuto in paese e fidanzato con una ragazza italiana, sta cercando lavoro, inutilmente; l’altro figlio, quindicenne, frequenta la scuola superiore e il più piccolo di 6 anni è in prima elementare a Coccaglio. Per loro l’amministrazione a guida leghista (quella diventata tristemente celebre per l’operazione di Natale White Christmas contro gli immigrati del 2009) ha proposto solo il rimpatrio assistito. Questa mattina c’era l’esecuzione dello sfratto: un picchetto dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato anche stamattina ha ribadito che senza alternative, senza il passaggio da casa a casa, non si butta per strada nessuno ed ha bloccato lo sfratto che è stato rinviato al 13 febbraio. Durante la mobilitazione c’è stato un duro scontro con alcuni leghisti che si sono presentati con uno scopino verde e , mettendosi dietro alla poliza locale, hanno cominciato ad insultare e minacciare gli attivisti presenti, peraltro presenti in gran numero, almeno una quarantina: la reazione è stata ferma ed immediata ed ha portato all’allontanamento dei provocatori, costretti a ritirarsi con il loro scopino a pezzi. Successivamente il picchetto si è spostato davanti al Comune per chiedere un intervento dell’Amministrazione e per dimostrare che  la controparte  non è  il piccolo proprietario dell’appartamento. Questa è stata la 41esima azione della campagna d’autunno “Stop agli sfratti” iniziata il 10 settembre con l’occupazione dimostrativa dei prefabbricati dove alloggiavano gli operai della metropolitana a S Polo per chiedere di realizzarvi un centro di emergenza abitativa dove collocare le famiglie sfrattate. Dalle istituzioni, Prefettura in primis,  ancora nessun provvedimento concreto per affrontare l’emergenza sfratti, intanto la tensione continua a crescere ed il gelo invernale è arrivato. read more

L’aler di Brescia vuole sfrattare una donna malata di sclerosi multipla: non ci riuscirà!

Cinzia ha 47 anni, ha sempre lavorato come operaia, in una fabbrica di stampaggio plastica. Ha perso il lavoro nel 2009, quando è stata trovata più volte a terra senza sensi tra le macchine, perchè inidonea:  nel 2006 le avevano diagnosticato una malattia molto grave, la sclerosi multipla, una patologia degenerativa. Da allora  prende 307 euro di pensione per i contributi versati e solo ultimamente ha un lavoro di poche ore al giorno pulendo uffici e gabinetti come dipendente in una cooperativa sociale, percependo altri 320 euro al mese; ma è un’occupazione precaria, il prossimo mese scadrà il contratto. Abita in una casa ALER a Brescia, in via Jacopo Robusti a S. polo e l’affitto è di 247 euro, troppo alto per un reddito complessivo di 600 euro, tra l’altro precario, considerando anche che solo di medicine non passate dalla mutua spende 100 euro al mese, poi ci sono le bollette, il cibo… Per questo è diventata vittima della morosità incolpevole e l’Aler vuole sfrattarla, nonostante Cinzia chieda un appartamento più piccolo e a canone sociale, insomma un affitto che possa pagare. L’Aler invece le ha inviato la comunicazione che il 28 gennaio 2013 con l’ausilio della forza pubblica la sbatterà in strada. Non ci riuscirà! A difendere i diritti di Cinzia, cittadina bresciana, nata a S. Bartolomeo, cresciuta in Via Milano ed ora residente a S Polo, ci saranno gli attivisti italiani e immigrati dell’Associazione e del Comitato.  Ci chiediamo: ci saranno anche il senatore Mazzatorta, il vicesindaco di Brescia Rolfi e Camilla Gritti, tutti esponenti della Lega Nord, che nei giorni scorsi con una conferenza stampa ed una interpellanza al ministero dell’interno avevano accusato l’Associazione di operare discriminazione verso i bresciani perchè bloccherebbe solo gli sfratti delle famiglie immigrate mentre gli italiani non scampano alle esecuzioni? read more

Bloccati altri 2 sfratti: 40 azioni dal 10 settembre

Bloccati due sfratti questa mattina, uno in provincia a Rovato e l’altro a Brescia in una traversa di Viale Piave. Nel primo caso vittima della morosità incolpevole è una famiglia con due bambini piccoli di 3 anni e pochi mesi, con il marito assente in questo periodo perchè si è recato al sud per cercare lavoro visto che da due anni non riesce a trovare nulla nel bresciano. Lo sfratto è stato rinviato al 27 febbraio. In città invece la famiglia che rischiava di finire in strada ha un bambino di 3 mesi; in questo caso l’esecuzione è spostata al 22 gennaio. read more

Trenzano: vince l’umanità contro la barbarie degli sfratti senza alternative

 Domani a Cossirano di Trenzano si prevedeva una giornata di scontri e tensioni; invece proprio alla vigilia di una nuova grande mobilitazione per impedire lo sfratto della famiglia di Abdelkrim, arriva una soluzione rispettosa di due principi irrinunciabili: il passaggio da casa a casa ed il mantenimento dell’unità del nucleo famigliare. Attraverso l’ intervento di diversi soggetti che sono scesi in campo per trovare un’alternativa (tra gli altri alcuni cittadini del comune di Trenzano, la parrocchia di Cossirano, la Caritas) si è delineato un percorso che ha portato ad un accordo con le due famiglie sotto sfratto, con l’Associazione Diritti per tutti e col comitato provinciale, che erano pronti domani, nonostante le minacce arrivate dalla Prefettura che aveva paventato l’arrivo a Cossirano di reparti mobili di polizia e carabinieri, a mettere in campo un nuovo picchetto e a resistere a tutti i costi. Sono stati individuati due alloggi vuoti messi a disposizione da un proprietario privato dove potranno trasferirsi le famiglie dei due muratori, licenziati col sopraggiungere della crisi dell’edilizia, che potranno così restare uniti ai loro bambini e alle loro mogli: Abdelkrim infatti ha due bambine di 6 e 2 anni ed un neonato di quasi 3 mesi; Abdelali invece ha una primogenita di 6 anni e due bambini di quasi due anni e 5 mesi. Lo sfratto domani non ci sarà perchè il proprietario dei loro appartamenti ha acconsentito ad un rinvio al 31 gennaio per dar modo alle due famiglie di traslocare. Viene quindi sospesa anche la mobilitazione ed il prossimo picchetto si svolgerà in città, a Brescia, il 28 novembre in via Alghisi 2. read more

Azione nr 38: picchetto a S Gervasio, il 27 tutti a Trenzano

Il padre in Italia dal 1992 ha lavorato fino al 2009 nel settore dell’edilizia e prefabbricati, poi ha perso il lavoro e non ha più potuto pagare l’affitto. I suoi due figli di 12 e 9 anni sono nati e cresciuti qui, ma nonostante questo fatto e i tantissimi anni di lavoro nel nostro paese,  l’amministrazione comunale gli ha solo proposto il rimpatrio nel paese di origine. Questa è la situazione della famiglia di Idriss a S Gervasio bresciano che in mattinata ha atteso l’ufficiale giudiziario per lo sfratto.  Presente sul posto anche un picchetto, formato da una trentina di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato provinciale contro gli sfratti, che ha bloccato l’esecuzione che è stata rinviata al prossimo 19 febbraio. Anche la proprietà ha ritenuto inammissibile l’indifferenza del Comune di fronte ad una situazione con la presenza di due bambini ed ha annunciato che tornerà in municipio per richiedere un intervento dell’ente locale. Stessa cosa farà l’Associazione Diritti per tutti che nel frattempo rilancia l’appuntamento per martedì 27 novembre a Cossirano di Trenzano per un’altra battaglia di civiltà per l’umanità e contro la barbarie. read more

Oggi picchetto a Capriolo, domani a S Gervasio bresciano e il 27 si torna nella Stalingrado della lotta contro gli sfratti

Questa mattina è stato bloccato uno sfratto a Capriolo dove rischiava di finire in strada una famiglia composta dal padre, operaio licenziato a causa della crisi, dalla madre incinta e da tre bambini. Il presidio dell’Associazione Diritti per tutti e dal Comitato ( azione nr 37 dal 10 settembre) ha permesso l’apertura di una trattativa con il piccolo proprietario per ottenere un rinvio ad aprile, permettendo così alla moglie di partorire in Italia e poi alla famiglia di rientrare in Tunisia. Domani ci sarà un altro picchetto anti sfratto a S Gervasio bresciano dove l’amministrazione comunale non intende intervenire nonostante la presenza di bambini piccoli; appuntamento alle ore 8 in Via Padre Pio nr 65; poi martedì 27 novembre si tornerà in massa a Cossirano di Trenzano, la Stalingrado della lotta contro gli sfratti, dove il 17 ottobre scorso un robusto presidio di oltre 100 attivisti bloccò i reparti mobili dei carabinieri venuti per eseguire l’ordinanza di sgombero dell’appartamento di Abdelkrim, muratore licenziato per la crisi, e della sua famiglia: moglie e tre figli, due bambine di 6 e 2 anni e neonato di 2 mesi. read more

Azione nr 36 per la campagna Stop agli sfratti: picchetto a Travagliato

36esima azione della campagna d’autunno “Stop agli sfratti”, iniziata ai primi di settembre con la mobilitazione del Comitato provinciale contro gli sfratti e l’Associazione Diritti per Tutti. Oggi la morosità incolpevole stava mettendo in mezzo ad una strada una famiglia composto da cinque persone: un imbianchino, la moglie e tre figli piccoli, residenti a Travagliato. Il picchetto si è svolto senza alcuna tensione. Il Comune di Travagliato era infatti già intervenuto in passato per saldare alcuni canoni di affitto (una  decisione giusta e saggia che ha peraltro consentito all’amministrazione di risparmiare i soldi che sarebbe stata obbligata a impiegare per l’asistenza ai minori in caso di esecuzione dello sfratto) e ora sembrano esserci margini di trattativa con la  la proprietà. In attesa di trovare una soluzione duratura, lo sfratto è stato bloccato e rinviato al prossimo 5 febbraio. read more

Picchetti anti sfratto ad Adro- azioni nr 34 e 35

Mentre prosegue, con successo, l’occupazione dell’ex Hotel Sirio di via Capriolo 24 a Brescia, da mercoledì scorso diventato centro per l’emergenza abitativa nel quartiere del Carmine, oggi una ventina di attiviste e attivisti del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’associazione Diritti per Tutti ha bloccato altri due sfratti, entrambi ad Adro, in via Dandolo e via Colzano, nell’ambito della campagna autunnale “Stop agli sfratti”. Si trattava in un caso di un primo accesso dell’ufficiale giudiziario e nell’altro del secondo,  ai danni di muratori rimasti senza lavoro a causa della crisi.
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