Il nostro fratello Elhadji Gadiaga era trattenuto illegalmente, anche sulla base della normativa vigente all’epoca. Lo denuncia l’avvocato della famiglia e dell’Associazione Diritti per tutti, Manlio Vicini, dopo aver analizzato gli atti dell’inchiesta; Elhadji infatti venne fermato alle 15,25 di venerdì 1o dicembre 2010 e i carabinieri avevano 24 ore di tempo, come previsto dalla legge, per la sua identificazione e il rilascio oppure per procedere con l’arresto. Elhadji invece venne arrestato alle 16 di sabato 11 dicembre, quindi era stato trattenuto illegalmente oltre le 24 ore. Seppur per 35 minuti si potrebbe configurare addirittura il reato di sequestro di persona, perchè i carabinieri non potevano a loro piacimento trattenere il fermato anche per un solo minuto oltre il termine tassativo delle 24 ore; si tratta di diritti inerenti la libertà personale e quindi di importanza fondamentale. Intanto lunedì 16 gennaio si svolgerà l’udienza davanti al GIP Bonamartini per decidere sulla richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Elhadji formulata dal Pm Piantoni; a partire dalle ore 11, davanti al Palagiustizia di via Lattanzio Gambara 40 a Brescia, si terrà un presidio organizzato dall’Associazione senegalesi di Brescia e provincia, dall’Associazione Diritti per tutti e dal Presidio della gru per dire no all’archiviazione e per esigere verità e giustizia . Nella conferenza stampa, tenutasi oggi nella sede di Radio onda d’urto, è stata anche fatta ascoltare una telefonata giunta all’emittente antagonista di un carabiniere in servizio alla caserma di Piazza Tebaldo Brusato che peraltro aveva sorvegliato Gadiaga il giorno precedente la sua morte; il militare ammette implicitamente che ci potrebbe essere stato un ritardo nella risposta alla richiesta di uscire dalla cella da parte di Elhadji.
ULTIM’ORA:BLOCCATO UNO SFRATTO A ORZINUOVI
Nonostante le minacce dei carabinieri che hanno intimato di lasciare l’appartamento, un gruppo di attivisti del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per tutti è riuscito a bloccare stamattina a Orzinuovi uno sfratto ai danni di una famiglia di origine marocchina, vittima della morosità incolpevole. L’ufficiale giudiziario, fatto gravissimo, intendeva procedere con l’esecuzione nonostante il Comune non avesse predisposto sistemazioni alternative per la famiglia composta dai genitori e da tre bambini, il più piccolo di solo 11 mesi!
16 gennaio 2012: udienza per l’archiviazione della morte di Elhadji. Presidio
Il prossimo 16 gennaio il GIP (giudice per le indagini preliminari) deciderà se archiviare l’inchiesta sulla morte di Saidou Gadiaga, detto Elhadji, come richiesto dal PM. NOI VOGLIAMO VERITA’ E GIUSTIZIA E CI OPPONIAMO ALL’ ARCHIVIAZIONE. Vogliamo che siano individuate le responsabilità di chi ha lasciato morire soffocato il nostro fratello senegalese in una fredda cella del comando provinciale dei carabinieri di Brescia per un attacco d’asma. Non permettiamo che la morte di Elhadji venga considerata come un inutile fascicolo da seppellire in un armadio. LUNEDI 16 GENNAIO 2012 PRESIDIO DALLE ORE 11 davanti al Palagiustizia di via Lattanzio Gambara a Brescia, dove si svolgerà l’udienza alle ore 12,30. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione senegalesi di Brescia e provincia, dall’Associazione Diritti per tutti e dal Presidio della gru. Sono invitati a partecipare tutti coloro che vogliono difendere le libertà, i diritti, la dignità e la vita delle persone dalla violenza delle istituzioni e dagli abusi di potere.
aperture festive ufficio
l’ufficio dell’Associazione Diritti per tutti sarà aperto sabato 24 dicembre 2011 e sabato 7 gennaio 2012
resterà invece chiuso sabato 31 dicembre 2011
RIAPRE L’UFFICIO DELL’ASSOCIAZIONE
Da sabato 26 novembre riapre l’ufficio dell’Associazione Diritti per tutti
ogni sabato pomeriggio dalle 15 alle 18 puoi passare in Via Battaglie 29
per informazioni riguardanti la regolarizzazione, i permessi di soggiorno
e per denunciare situazioni di discriminazione
ti aspettiamo
In migliaia in corteo per Elhadji, per i diritti, per i permessi di soggiorno
Oltre 3mila persone hanno partecipato alla manifestazione a Brescia per chiedere verità e giustizia per Heladji Gadiaga, per i permessi di soggiorno per tutti i migranti della sanatoria colf e badanti, per i diritti di cittadinanza e contro le leggi razziste. Imponente la partecipazione della comunità senegalese, che si è stretta attorno alla sorella ed al cognato di Heladji presenti in corteo in prima fila. Dietro gli altri striscioni i migranti delle altre comunità,in particolare pachistani, egiziani, marocchini ecc.
Bloccato uno sfratto a Borgosatollo
Presidio anti sfratto questa mattina in via 4 Novembre 287 a Borgosatollo, per impedire lo sfratto di Abdellah. vittima della crisi e della morosità incolpevole dopo che la fabbrica in cui lavorava da 10 anni come operaio a tempo indeterminato è fallita e lui, attivista di Diritti per Tutti e del Comitato Antisfratti, si è ritrovato a dover mantenere moglie e tre figli piccoli con i
ELHADJI VIDEO INTEGRALE
Radio onda d’urto, CTV, l’Associazione Diritti per tutti, il sito senegalese di informazione xelmi.org hanno deciso, con il consenso dei famigliari, di pubblicare integralmente il video contenente le immagini dell’agonia e degli ultimi minuti di vita di Saidou Gadiaga, detto Elhadji; questa scelta, consapevoli della drammaticità e della sofferenza che questa visione provoca, è stata fatta auspicando che, come accaduto nei casi di Federico Aldrovrandi e Stefano Cucchi, questo doloroso passaggio possa contribuire a ricostruire la verità sulla morte del nostro fratello senegalese e ad ottenere giustizia.
ELHADJI LASCIATO MORIRE: VOGLIAMO GIUSTIZIA
I legali della famiglia, l’associazione Diritti per tutti e la comunità senegalese tornano a chiedere di non archiviare il caso di Saidou Gadiaga, detto Elhadji. A quasi un anno di distanza un video mostra la sua atroce morte e mette in discussione la ricostruzione fatta dai carabinieri. Le immagini riprese da una telecamera installata nell’atrio delle celle di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Brescia mostrano che Elhadji non è stato soccorso in tempo, come ha raccontato un testimone rinchiuso nella cella accanto che ha sentito il giovane senegalese chiedere aiuto per 15-20 minuti.
A Brescia non se l’è dimenticato nessuno
30 OTTOBRE 2010
30 OTTOBRE 2011
SIAMO TUTTI
SULLA GRU
e la lotta continua!
30 ottobre 2011, h 15 via S. Faustino angolo Porta Pile
PRESIDIO album foto del presidio
12 NOVEMBRE 2011
h 15 Piazza Loggia
MANIFESTAZIONE
PER I PERMESSI DI SOGGIORNO – CONTRO IL RAZZISMO ISTITUZIONALE
Il 30 ottobre di un anno fa alcuni migranti salirono sulla gru nel cantiere della metropolitana di via San Faustino e vi rimasero in condizioni difficilissime per 17 giorni e notti. Già per tutto il mese precedente avevano protestato per liberarsi dalla clandestinità, insieme a molti altri che come loro si erano visti respingere ingiustamente le domande di regolarizzazione presentate con la sanatoria del 2009.
Nessuno li aveva ascoltati. Salire sulla gru fu allora un atto forte e disperato per uscire finalmente dall’invisibilità e poter denunciare la condizione di precarietà assoluta alimentata dalla legge Bossi-Fini e dal suo meccanismo iniquo e ricattatorio di concessione/negazione del permesso di soggiorno.