Prima assemblea popolare di quartiere nel locale occupato alla base della Tintoretto

Il volantino che è stato distribuito porta a porta alla Torre Cimabue e nelle vie adiacenti la Torre Tintoretto dal Movimento di lotta per la casa di Brescia (Associazione Diritti per tutti-Magazzino 47 e Collettivo gardesano autonomo)

QUALE FUTURO PER LA TORRE TINTORETTO E PER IL QUARTIERE SAN POLO?

DISCUTIAMONE INSIEME

Martedì scorso la Giunta comunale ha approvato una variante al Pgt che consente di abbattere la Torre Tintoretto con i suoi 195 appartamenti in buone condizioni strutturali per ricostruire più di 200 alloggi più piccoli, bi-trilocali; la società privata che vuole fare questa operazione immobiliare, la Investire Sgr, vorrebbe poi vendere una parte dei nuovi appartamenti e affittare l’altra parte a circa 400 euro al mese. Il sindaco Del Bono e l’assessore alla casa Fenaroli hanno dichiarato però che non è stata ancora presa una decisione definitiva sulla Torre e che la discussione è aperta.

E’il momento che la popolazione bresciana e del quartiere di San Polo si faccia sentire, che discuta e che chieda al comune di ascoltare veramente i cittadini.

Se si decidesse di demolire la Torre Tintoretto verrebbero distrutte quasi 200 case popolari che in questo momento di crisi, in cui tante famiglie sono sotto sfratto, sono necessarie come l’ossigeno; sarebbe più diffcile dare una risposta al bisogno abitativo anche di tante persone che sono nelle graduatorie Aler e non riescono ad entrare in un appartamento a canone sociale. Le case popolari non sono necessariamente luoghi di degrado o di inciviltà! Bisogna correggere gli errori commessi in passato nelle assegnazioni e nel creare dei “condomini ghetto”.

Per gli abitanti del quartiere di San Polo nuovo, abbattere la Torre Tintoretto e poi fare lo stesso con la Torre Cimabue significherebbe avere un forte impatto ambientale, dover convivere con inquinamento acustico e da polveri per molti mesi; poi per la costruzione delle nuove case private si dovrebbero sopportare per anni i disagi causati dai cantieri e dal traffico di camion e mezzi pesanti, con altro inquinamento che peggiorerebbe l’aria che respiriamo già avvelenata dalle polveri sottili che provocano malattie anche gravi (patologie tumorali e cardio-polmonari).

E tutto questo per cosa? Per far perdere alla città di Brescia una parte del patrimonio immobiliare pubblico,di cui c’è grande bisogno, e regalarlo ad una società privata.

La settimana scorsa abbiamo occupato un locale della piattaforma alla base della Torre Tintoretto, di proprietà dell’Aler e vuoto da diversi anni per aprirlo al quartiere e usarlo come spazio di discussione e di mobilitazione. Invitiamo tutti gli abitanti del quartiere e più in generale la popolazione bresciana ad una prima assemblea per confrontarci sul destino della Torre e per preparare insieme un altro momento di approfondimento sui progetti alternativi alla demolizione per poter riqualificare e riutilizzare questo grande edificio.
Troviamoci mercoledì 16 novembre alle ore 20 nel locale occupato alla base della Tintoretto per cominciare la discussione e partecipare alle scelte che ci riguardano tutti e tutte.