TENDE SOTTO LA PREFETTURA PER RILANCIARE LA LOTTA

Martedi’ 14 settembre 5 grandi tende sono state montate in Piazza Duomo a Brescia, sotto il Palazzo della Prefettura per rilanciare la lotta contro gli sfratti. Pronte a passare la notte dentro le tende le famiglie di Radouane (sfrattata da Bassano bresciano), Hicham (di Calvisano), Bouchnafa  (di Sale Marasino), Noureddine (Castenedolo), Fransis (di Montichiari), Said (di carpenedolo) e Alamgir (di Brescia); si tratta di operai o muratori che hanno perso il lavoro per la crisi e non hanno piu’ potuto pagare l’affitto. La protesta, iniziata verso le ore 18, e’ stata organizzata dal comitato contro gli sfratti e dall’Associazione Diritti per tutti ed aveva come obiettivi  la richiesta di moratoria degli sfratti; la requisizione delle case sfitte della grande proprieta’, delle immobiliari e delle banche; i finanziamenti per il fondo di garanzia istituito dalla Prefettura per sospendere gli sfratti e la risoluzione dei casi piu’ delicati e urgenti riguardanti alcune  famiglie . Inizialmente la polizia ha minacciato l’intervento immediato ed ha cercato di intimidire i presenti, successivamente il Prefetto dottoressa Brassesco Pace si dichiarava disponibile a ricevere  in serata  una delegazione dei manifestanti. All’incontro tenutosi verso le ore 20 il Prefetto si dichiarava non competente rispetto alle questioni della moratoria e delle requisizioni e ribadiva quanto fatto per istituire il fondo di garanzia e per cercare i finanziamenti che tuttavia non sono arrivati; per quanto riguarda i casi piu’ delicati il Prefetto dichiarava che una apposita commissione li avrebbe esaminati al piu’ presto; infine annunciava che avrebbe convocato il tavolo interistituzionale sull’emergenza sfratti per il prossimo 23 settembre e che avrebbe in seguito reincontrato il Comitato contro gli sfratti per aggiornarlo sulle novita’; il Prefetto assicurava poi che avrebbe ricercato  nuovamente i finanziamenti per il fondo in questi giorni prima del 23. Durante la protesta in piazza la Naja, la moglie di Noureddine di Castenedolo, aveva le doglie e trasportata in ospedale   dopo un paio di ore dava alla luce il piccolo Ayub.

Al termine dell’incontro si e’ svolta un’assemblea in piazza e dopo una lunga consultazione si decideva di smontare le tende e di attendere la riunione del tavolo interistituzioanale del 23 settembre per decidere, sulla base dell’esito di quell’incontro, nuove e ancora piu’ eclatanti azioni di lotta. Questa mattina (mercoledi’) si e’ intanto bloccato un altro sfratto a Molinetto di Mazzano nei confronti della famiglia di Donald Ebohon Enadeghe, ex operaio della CF Gomma con moglie e tre figli di 7, 4 anni e 8 mesi; lo sfratto e’ stato rinviato al prossimo 20 ottobre. Sempre in mattinata si e’ svolta  oggi in Prefettura la riunione della commissione per esaminare i casi delle due famiglie di Carpenedolo, di Said e di Mohammed e sembra profilarsi una soluzione positiva; domani mattina si terranno comunque i presidi antisfratto a Carpenedolo con appuntamento alle ore 8,30-9 in piazza Europa

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