LOTTA CONTRO LA SANATORIA TRUFFA

Il 1 maggio 2011 è iniziata a Massa la protesta del Coordinamento migranti della Toscana nord contro la sanatoria truffa del 2009.
Un gruppo di lavoratori truffati ha occupato la cattedrale.
Oggi, dopo alcuni giorni di occupazione, i migranti sono usciti dalla cattedrale e si sono uniti al presidio permanente davanti al duomo.
La lotta prosegue, dopo la gru di Brescia, la torre di Via Imbonati di Milano, e le diverse iniziative di queste mesi.
Sosteniamo la lotta contro la sanatoria truffa
NESSUNA PERSONA è CLANDESTINA
DIGNITA’ E PERMESSO PER TUTT*

qui trovate le interviste

qui sotto il comunicato

Per il diritto alla vita
Solidarietà agli immigranti in lotta

Il 1° maggio un gruppo di lavoratori immigrati ha occupato simbolicamente il Duomo di Massa, contro la sanatoria –truffa, per il permesso di soggiorno, per il lavoro, per il diritto alla vita
I migranti che sono giunti nel nostro paese, sulle nostre coste, hanno lasciato alle spalle guerra, fame e miseria, hanno superato il mediterraneo in imbarcazioni dove molti dei loro connazionali, sono morti affogati o speronati, sono passati attraverso i CIE (ex-CPT), veri e propri lager, tutto questo senza aver commesso alcun reato, una volta arrivati sono stati trattati come schiavi nei campi, nelle fabbriche, nei cantieri edili, luoghi dove, ogni anno assieme ai lavoratori italiani, muoiono a centinaia costretti a condizioni di lavoro disumane e paghe da fame.

Le domande di regolarizzazione presentate nel corso della Sanatoria Colf-Badanti nel 2009, hanno messo in evidenza la necessita da parte di questi lavoratori e lavoratrici di uscire fuori da questa condizione di illegalità e sfruttamento dal quale sono costretti a vivere e lavorare.
Una condizione di “illegalità” giuridica-sociale che attraverso leggi e leggine, crea e cronicizza l’irregolarità amministrativa, la cosi detta “clandestinità”, per avere a disposizione una massa di semi-schiavi ricattabili a cui far svolgere i lavori più umili e nelle peggiori condizioni, da usare poi, come spauracchio per ricattare i lavoratori italiani, da cui li tengono divisi proprio per sfruttare meglio entrambi.

Di fronte a tutto questo cosa dovevano fare i lavoratori e le lavoratrici immigrati/e? Continuare a chinare la testa, vivere nel ricatto e nella paura, o tentare di uscire fuori da una situazione di moderni schiavi? Noi crediamo che lottare contro lo sfruttamento, la miseria e l’oppressione per migliorare le proprie condizioni di vita e di lavoro sia un grande esempio per tutti, una necessità che ci unisce. Percorrere questa strada insieme un può che renderci più forti, favorendo il raggiungimento di nostri obiettivi e ostacolando cosi il tentativo di isolarci e dividerci.

Ribellarsi a questo stato di cose è giusto!
Unirsi e lottare insieme è indispensabile!

Assembleantifascistantirazzista Massa-Carrara