Jounes, sua moglie e le loro gemelline di 13 mesi rischiano domani di perdere l’abitazione senza avere una sistemazione alternativa: il Comune di Brescia non prospetta alcuna soluzione se non un misero mese di accoglienza per la mamma e le figlie, distruggendo il nucleo famigliare. Jounes non puo’ aderire all’accordo Comune-Aler-sindacati inquilini-associazione proprietari per il contenimento degli sfratti, perchè non ha 5 anni di residenza in città. Anche questo giovane padre è una vittima della morosita’ incolpevole e della crisi: dopo aver lavorato come addetto alla sicurezza in alcuni locali, era stato assunto come operaio metalmeccanico attraverso una cooperativa; un anno e mezzo fa è stato licenziato perchè non c’era più lavoro. Da allora solo lavoretti molto precari e saltuari e l’impossibilita’ di pagare l’affitto. Jounes ed i suoi domani27 marzo non saranno soli: i compagni-e ed i fratelli del Comitato provinciale contro gli sfratti e dell’Associazione Diritti per tutti saranno davanti all’abitazione in via Ducco 83,a Brescia, dalle ore 8,15 per impedire lo sfratto e richiedere una soluzione dignitosa, un passaggio da casa a casa oppure una sistemazione di emergenza per tutta la famiglia.