Un’altra positiva giornata di lotta che ha portato a tre importanti risultati: nel feudo leghista del sindaco Lancini, il signorotto di Adro, quello che aveva riempito di soli delle alpi la scuola pubblica del paese, questa mattina un folto picchetto – forte di una quarantina di attivisti, immigrati ed italiani dell’Associazione Diritti per tutti, comitato provinciale contro gli sfratti e cittadini del paese – ha bloccato lo sfratto di una famiglia vittima della morosità incolpevole. Il padre, operaio di origine marocchina, era stato licenziato a causa della crisi: dopo un periodo di cassa integrazione aveva totalmente perso il reddito e la possibilità di pagare l’affitto; oggi il proprietario, che aveva percepito 199 euro con regolare contratto e 200 euro in nero, voleva sbatterlo fuori di casa, insieme alla moglie e ai due bambini di 3 anni e 3 mesi. Appena arrivato, l’ufficiale giudiziario ha però capito che non sarebbe stato facile eseguire lo sfratto e l’ha quindi rinviato al prossimo 17 luglio. Intanto anche da Sarezzo e da Vobarno arrivavano buone notizie: in Valtrompia, grazie anche all’intervento dei sindaci dello stesso comune di Sarezzo e di Gardone Valtrompia, lo sfratto bloccato piu’ volte è stato nuovamente rinviato al 1 agosto in attesa dell’assegnazione di un appartamento alternativo; in Valsabbia, a Vobarno, ad una famiglia sotto sfratto seguita dall’Associazione verrà fornito un alloggio d’emergenza.
ascolta la corrispondenza di Claudio da Adro a Radio onda d’urto