Il governo dei banchieri, indifferente al dramma umano e sociale di decine di migliaia di persone, non ha concesso la proroga degli sfratti per morosità incolpevole ed oggi è arrivata la risposta della Brescia solidale: picchetto a Capriolo ed occupazione del comune di Rovato, con l’ottenimento di una casa per una famiglia che era stata sfrattata e viveva in un garage non riscaldato con una bimba di 3 mesi. La moratoria sarà conquistata sul campo, con i picchetti, con la resistenza casa per casa! La mattinata di mobilitazione è cominciata presto a Capriolo, in provincia di Brescia nella zona della Franciacorta, quando un gruppo di attivisti dell’Associazione Diritti per tutti, del Comitato provinciale contro gli sfratti, insieme ad alcuni cittadini del paese, al consigliere comunale di opposizione Alessandro Augelli ed a Romana Gandossi, pensionata CGIL di Adro, si è chiuso nell’appartamento della famiglia di Djumpar (operaio ghanese licenziato, in Italia da 17 anni con moglie e tre figlie tra cui due minorenni di 11 e 9 anni). La proprietà, un ente ecclesiastico, l’Istituto di sostentamento del clero, intendeva procedere con lo sfratto affermando, parole testuali, che “la si doveva considerare come una normale società immobiliare.” Il picchetto otteneva il rinvio dell’esecuzione al prossimo 15 gennaio. Contemporaneamente a Rovato, una trentina circa di persone ha occupato il comune per protestare contro una gravissima situazione che vedeva la famiglia di Mohammed Ghazaz vivere in un garage non riscaldato con una bimba di soli 3 mesi dopo essere stata sfrattata nelle settimane scorse. Mohammed in Italia dal 1995 ha fatto il gruista fino al 2009 quando ha perso il lavoro per la crisi dell’edilizia e da allora ha svolto solo lavoretti saltuari e precari. Presenti attivisti dell’Associazione, del Comitato, dell’Associazione Il cerchio delle donne della Franciacorta e del Tavolo della pace. Questo comune è amministrato da Lega e Pdl; fino a due giorni fa il capogruppo di maggioranza era quel Pierluigi Toscani, consigliere regionale leghista, accusato dalla Procura di Milano di essersi fatto rimborsare a spese dei contribuenti lecca-lecca, salami, gratta e vinci e cartucce da caccia per un ammontare di circa 30 mila euro… Al termine di una trattativa con il sindaco, dopo alcuni momenti di tensione e spintonamenti con polizia locale e carabinieri, si è ottenuto che il comune si faccia carico dell’affitto di un appartamento dove potrà trasferirsi la famiglia per un periodo di almeno 4 mesi in cambio della disponibilità di Mohammed a fare volontariato per la comunità del paese. Sabato 22 dicembre il movimento di lotta per il diritto alla casa tornerà in piazza a Brescia, concentramento alle ore 15 in Piazza Loggia per un corteo fino alla Prefettura dove si chiederà una moratoria e l’istituzione di un centro di emergenza abitativa nei prefabbricati di S Polo che ospitavano gli operai della metropolitana; l’iniziativa sarà anche a sostegno e a difesa dell’Hotel Sirio occupato.