Le domande di sanatoria presentate a settembre 2012 sono ancora in sospeso: con questa lentezza per avere le risposte ci vorranno anni.
La sola domanda era costata migliaia di euro e ora bisogna continuare a pagare altre centinaia di euro al mese per i contributi Inps e aspettare per chissà quanto tempo, senza sapere nemmeno se alla fine il permesso di soggiorno arriverà.
Infatti l’obbligo della “prova di presenza in Italia”, come le regole imposte sulle condizioni di alloggio e di reddito, mettono molti richiedenti a rischio di non poter avere il permesso.
Così la sanatoria del 2012, come già quella del 2009, sta diventando una truffa: tanti soldi pretesi dallo Stato in cambio di nessuna garanzia. Lo Stato che spreme i migranti perché è ai migranti e a tutti i lavoratori sempre più precari e impoveriti che vuole fare pagare il costo della crisi economica.
La situazione viene peggiorata ulteriormente dall’inadeguatezza e dal pessimo funzionamento dell’Ufficio della Prefettura di via Lupi di Toscana, dove restano bloccate per parecchi mesi le numerose pratiche burocratiche imposte dalla legge agli oltre 200mila immigrati della provincia di Brescia. Sono indispensabili provvedimenti urgenti: i/le lavoratori/trici dell’Ufficio, per lo più precari, devono essere stabilizzati, aumentati nel numero, formati, devono ottenere un inquadramento professionale e retributivo migliore e corrispondente al lavoro da svolgere! E’ dei vertici della Prefettura la responsabilità delle attuali gravi insufficienze, che ricadono tanto sul personale quanto sull’utenza immigrata.
La sanatoria 2012 è stata, da molto tempo, l’unica possibilità di ottenere il diritto a uscire dalla clandestinità per centinaia di migliaia di donne e uomini immigrati che lavorano da anni in Italia. Il rigetto della domanda sarebbe un’ingiustizia insopportabile!
Un’ingiustizia dentro un’ingiustizia ancora più grande: la legge italiana sull’immigrazione, la legge Bossi-Fini, una legge razzista che tiene sotto ricatto anche gli immigrati con il permesso di soggiorno!
Non staremo più zitti.
E’ ora di alzare la voce e lottare tutti e tutte insieme!
Associazione Diritti per tutti, Presidio della gru, Cross-point