Intensa settimana di picchetti: oggi 2 a Orzinuovi, domani si torna a Brescia

La signora Farzana è vedova; suo marito, che faceva l’operaio, è morto l’anno scorso lasciandola sola con un bambino di 8 anni. Nel suo paese di origine, il Pakistan,  non ha più nessuno e suo figlio è cresciuto e scolarizzato nella nostra città. Ora è sotto sfratto per morosità incolpevole e domani mattina l’ufficiale giudiziario tenterà di eseguirlo; l’amministrazione uscente le ha offerto solo il rimpatrio in un paese che non sente più essere quello dove poter vivere col suo bambino. Domani mattina però troverà la solidarietà degli attivisti antisfratto dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato, che insieme agli occupanti delle Casette di Via Gatti-Via Zammarchi e dell’Hotel di via Corsica impediranno che sia buttata in strada senza alternative dignitose. Appuntamento alle ore 8 in via degli Alpini 17 a Sanpolino, vicino al viadotto della Metropolitana. Come si comporterà la nuova amministrazione? L’attendiamo alla prova dei fatti. Intanto questa mattina si sono svolti due picchetti a Orzinuovi che hanno bloccato due sfratti; sono stati la 97esima azione di lotta per il diritto alla casa in 9 mesi, praticamente una media di un picchetto o altre forme di protesta ogni 3 giorni. Lunedì c’era stato un altro presidio in città in via Crotte, mentre contemporaneamente si bloccava uno sfratto a Rovato e in Prefettura si otteneva tramite trattativa il rinvio di un altro a Capriolo; ieri picchetto a Rudiano, nel triangolo dell’edilizia bresciana, dove sotto sfratto era un muratore licenziato per la crisi con moglie e 3 figli.