Ha lavorato in Italia per 22 anni, 12 nella stessa fabbrica la Galvanitechnik di Gargone Valtrompia, fino a quando l’azienda non ha chiuso il suo reparto, la cromatura; è stato licenziato senza tanti complimenti e da allora non riesce a pagare l’affitto dell’appartamento di via Amadini 82 a Tavernole sul Mella, in Valtrompia. Ora con la sua famiglia, composta dalla moglie e da 5 figli di cui 4 minorenni, è sotto sfratto e questa mattina l’ufficiale giudiziario voleva sbatterlo fuori di casa. Un picchetto territoriale -composto da una ventina di persone, uomini e donne che si trovano nella sua stessa condizione, provenienti da Concesio, Villa Carcina e Gardone e da solidali – ha impedito l’esecuzione dello sfratto che è stato rinviato al 6 febbraio prossimo. Il comune non offre altro che il rimpatrio, ad una famiglia con bambini inseriti dalla nascita nel contesto sociale e scolastico valtrumpino, che da 23 anni paga tasse e contributi in Italia. Altra iniziativa a Capriolo dove alcuni sfrattati della Franciacorta ed il consigliere comunale indipendente dello stesso paese, Alessandro Augelli, hanno bloccato lo sfratto ai danni di una famiglia italiana che è in attesa di un alloggio popolare: 4 mesi di rinvio e poi dovrebbe esserci il passaggio da casa a casa.