Resteranno in casa anche le 4 famiglie di Vobarno vittime della crisi che erano sotto sfratto con numerosi figli minorenni, con età comprese dai 50 giorni ai 15 anni. Sono famiglie di operai metalmeccanici che hanno perso il lavoro in aziende valsabbine e di una badante con lavori saltuari e troppo sottopagati per pagare l’ affitto. I loro figli sono, in molti casi, nati e scolarizzati in Valsabbia. Gli sfratti sono stati bloccati e rinviati al 21 febbraio, 4 e 25 marzo; in un caso invece il rinvio è di una sola settimana, al 21 gennaio, e in quella data ci sarà l’intenzione di eseguirlo a tutti i costi con il supporto dei reparti mobili delle forze dell’ordine, anche senza una soluzione alternativa per la famiglia. Sarà dunque molto intensa pure nel bresciano la settimana di mobilitazione contro gli sfratti, l’austerità e la crisi del 15-22 gennaio di cui le iniziative odierne (6 picchetti in un solo giorno attuati da circa una settantina di attivisti) sono state un’anteprima: domani picchetto in città in via Milano 110, il 17 a Borgosatollo e Capriolo; il 20 gennaio corteo studentesco con iniziative diffuse. Il 21 torneremo a Vobarno.