Tre picchetti antisfratto questa mattina a Brescia e hinterland. Il primo in via Milano 62 a Brescia. A rischiare di finire in mezzo a una strada una famiglia di origine pachistana, con tre figli e il padre gravemente malato che ha perso il lavoro. La proprietaria ha sollecitato lo sgombero malgrado la proposta del comune di Brescia di adottare il progetto contenimento sfratti di tre mesi in attesa di una soluzione alternativa. Solo la presenza del picchetto degli attivisti dell’Associazione diritti per tutti ha permesso alla fine di ottenere un rinvio di tre mesi, con un indennizzo del fondo antisfratti.
Il picchetto si è poi spostato in via Pagani, sempre in città. Vittima della morosità incolpevole una famiglia di origine ghanese con una bambina piccola. Il padre autotrasportatore ha perso il posto di lavoro e si è trovato impossibilititao a pagare l’affitto. Anche in questo caso ottenuto un rinvio al 14 ottobre. Terzo e ultimo picchetto a Roncadelle a sostegno di una famiglia con tre bambini piccoli e la madre abbandonata dal marito. Anche qui è stato ottenuto un rinvio al 19 settembre; da sottolineare che la sola proposta arrivata dall’assistente sociale presente è stata quella di un rimpatrio assistito nel paese di origine.