La lotta per i permessi di soggiorno prosegue: prossimi appuntamenti

I migranti e tutte le associazioni antirazziste che da sabato 21 marzo stanno animando in città la protesta per l’ottenimento dei permessi di soggiorno hanno deciso una breve interruzione dei presidi quotidiani nei giorni delle festività pasquali di domenica 5 e lunedì 6 aprile.
Le iniziative e i presidi continuano ogni giorno in Largo Formentone dalle 17.30 fino a sabato 4 aprile e riprendono martedì 7 aprile (stesso luogo, stessa ora), alla vigilia dell’incontro previsto per l’8 al Ministero dell’Interno tra una delegazione bresciana e il Capo del Dipartimento Immigrazione Mario Morcone. Incontro che speriamo possa essere davvero utile per imprimere finalmente una svolta e per cominciare a dare soluzione positiva a questa vertenza, che proseguirà negli spazi pubblici di Brescia fino al conseguimento dei risultati richiesti.

La decisione di fare una pausa dei presidi quotidiani in occasione delle festività pasquali è un ulteriore gesto di rispetto e dialogo rivolto all’intera cittadinanza bresciana. Rende definitivamente chiaro a chiunque che mai i protagonisti di questa protesta hanno considerato o considereranno le concittadine e i concittadini bresciani come avversari o controparte, come responsabili delle grave situazione di negazione dei diritti sociali fondamentali che è alla base della protesta stessa.

 

Al contrario, le donne e gli uomini immigrati e le associazioni al loro fianco continuano a rivolgersi alla città chiedendo solidarietà e ricevendola da molti comuni cittadini, nonostante le risposte tutt’altro che amichevoli avute dalla Questura o quelle quanto meno infastidite dell’insofferente sindaco Del Bono.
I problemi indicati dalla protesta – anzitutto la condizione di clandestinità e di costante ricattabilità imposta a migliaia di persone immigrate che da anni vivono e lavorano in questi territori – riguardano tutte e tutti i bresciani e sono parte di una questione sociale più generale: il peggioramento delle condizioni di vita, di lavoro e reddito per la gran parte della popolazione, sia italiana che immigrata. Una situazione che certo non è imputabile agli immigrati bensì a chi, stando al governo, ha usato e usa la crisi capitalistica per ridurre le tutele e i diritti sociali della grande maggioranza della popolazione e per trasferire ulteriore ricchezza verso le sempre più insostenibili oligarchie finanziarie, imprenditoriali e politiche del mondo di sopra. 

Questi i prossimi appuntamenti con il presidio in piazza Rovetta/largo Formentone, alle ore 17,30: giovedì 2 aprile, venerdì 3, sabato 4, martedì 7 e seguenti.