30-11-2015 Cominciata a Brescia la settimana di mobilitazione nazionale della Rete Abitare nella crisi con 5 picchetti antisfratto stamattina: impegnati circa 90 attivisti-e, occupanti e inquilini resistenti del Movimento di lotta per la casa di Brescia (questa mattina in particolare Diritti per tutti e Magazzino 47). I muri popolari hanno conquistato rinvii al 1 febbraio per Alì, il barbiere pachistano e la sua famiglia, in Contrada del Carmine; al 21 gennaio per Peter in via Oscar di Pirata; al 29 gennaio per Alami in via Genova e Basharat in via Torino e per Ousmane in via Villa Glori. Erano già stati ottenuti due lunghi rinvii per Abi in via Bresciani e per Ilyas in via Mazzucchelli. Nei prossimi 5 giorni, fino al 23, l’intero Movimento di lotta anche conil Collettivo gardesano aitonomo e Collettivo antisfratti ProvinciaLotta della Valcamonica bloccheranno 23 sfratti.
24-11-2015 Picchetti contro sfratti e pignoramenti nel bresciano: stamattina rinvio ottenuto a Capriolo dove nonostante il tavolo già convocato in Prefettura carabinieri e addirittura il sindaco leghista volevano eseguire lo sfratto contro la famiglia marocchina di un carpentiere che ha lavorato 14 anni in edilizia prima del fallimento dell’impresa. A Brescia invece gli attivisti di Diritti per tutti e magazzino 47 hanno impedito la visita ad un appartamento all’asta di alcuni potenziali acquirenti, ribadendo che chi compra una casa abitata da una famiglia acquista anche la resistenza. Quindi non si compra la casa della famiglia senegalese di Falil, operaio metalmeccanico in cassa integrazione che non riesce più a pagare il mutuo.
23-11-2015 Sfratti bloccati a Brescia città questa mattina da Diritti per tutti e Magazzino 47: 6 mesi di rinvio in via Mantice con applicazione del contenimento sfratti per l’operaio pachistano Nawaz con famiglia. Picchetto in via Foppa per impedire lo sfratto dello storico negozio di kebab di Iqbal,che ha vissuto un perido di crisi e da cui dipendono 3 famiglie: ottenuto un accordo con la proprietà e nuovo rinvio al 4 marzo.
18-11-2015 Diritti per tutti e Magazzino 47 anche oggi bloccano sfratto in provincia di Brescia a Mazzano, ai danni di una famiglia con una bambina: rinvio al 19 febbraio.
17-11-2015 Dalla Val Camonica al Garda grande giornata di mobilitazione del Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia. A Bienno il Collettivo antisfratti di ProvinciaLotta della Val Camonica ha bloccato lo sfratto della famiglia di un operaio, con moglie e una bambina, che ha lavorato in fonderia sotto un artigiano; dopo un infortunio sul lavoro ha perso il posto e non ha più potuto pagare l’affitto. A Desenzano attivisti-e del Collettivo gardesano autonomo e Diritti per tutti hanno impedito l’esecuzione ai danni di Mara e dei suoi tre figli. Madre sola con bambini piccoli, la donna ha sempre trovato occupazione nei bar della cittadina turistica prima che con la crisi diventasse più saltuario e malpagato il lavoro. Anche qui rinvio al 19 gennaio. In città invece in Vicolo San Zenone dietro la Loggia, a difendere la famiglia di Islam, con moglie e 5 bambini, c’era il picchetto di Magazzino 47 e Diritti per tutti, con la partecipazione anche del Presidente del quartiere e due consiglieri del quartiere popolare e meticcio del carmine. Islam, ex operaio metalmeccanico licenziato dopo la crisi della sua azienda, ha conquistato il rinvio al 2 febbraio
13-11-2015 Sfratto impedito questa mattina a Cologne, nella Franciacorta bresciana. Una famiglia di un operaio di origine nigeriana che è rimasto senza lavoro, col sostegno di attivisti dell Associazione Diritti per tutti della zona, ha ottenuto un rinvio al 22 gennaio 2016.
10-11-2015 Un altro robusto picchetto antisfratto a Brescia e la famiglia di Adam -ex operaio di fonderia con moglie e quattro figli, tra i quali uno invalido – resta in casa. La segretaria della ricchissima proprietaria si era presentata col fabbro per eseguire lo sfratto ma ha dovuto rinunciare: il muro popolare del Movimento di lotta per la casa non si è spostato e gli attivisti, occupanti e inquilini resistenti di Diritti per tutti e Magazzino 47 ottengono il rinvio al 12 gennaio 2016.
9-11-2015 Intensa mattinata di mobilitazione contro gli sfratti del Movimento di lotta per la casa di Brescia: quasi 80 attivisti e occupanti di Diritti per tutti e Magazzino 47, con gli inquilini resistenti, hanno bloccato 4 esecuzioni a Brescia. In via Battaglie la famiglia di Mohammed -di origine egiziana con 3 figli, imbianchino che lavorava in una ditta fallita per la crisi – ha ottenuto un lungo rinvio fino al 25 gennaio. In via Volta due lavoratori pachistani sfrattati con un inganno dalla immobiliare del famigerato avv Gervasoni, rinvio al 18 gennaio; in via Rodi, la famiglia di un operaio rumeno licenziato con due bambini ha conquistato un rinvio al 19 gennaio. Infine in via Flero, in un’abitazione fatiscente, per la famiglia pachistana di Ali l’esecuzione è stata spostata ad oggi pomeriggio.
6-11-2015 Un’altra giornata di mobilitazione contro gli sfratti nel bresciano del Movimento di lotta per la casa: picchetto principale a Prevalle dove attivisti del Collettivo gardesano autonomo e di Diritti per tutti hanno bloccato l’esecuzione contro la famiglia di Soukaina, sua madre ed i suoi due fratelli, dei quali uno minorenne. Solo Soukaina sta lavorando con un tirocinio in una mensa scolastica a 350 euro al mese, un reddito ovviamente insufficiente per pagare un affitto. In Prefettura la settimana scorsa era saltato il tavolo di trattativa per l’indisponibilità e le chiusure sia del comune, che non intende impegnarsi per trovare una sistemazione abitativa alternativa, sia dei proprietari che non accettavano nemmeno un rinvio.Oggi l’esecuzione è stata impedita e rinviata al 2 dicembre. Più semplice è stato ottenere altri rinvii a Brescia città in via Lamarmora, Villaggio Sereno e via san Faustino.
5-11-2015 Fabiola è cittadina italiana dalla nascita anche se è nata 50 anni fa in Eritrea ,da padre italiano, ed è arrivata a Brescia nel 1990. Da allora lavora come ausiliaria nelle scuole elementari, ora è alla primaria Melzi di San Bartolomeo; dal 1993 ha abitato in una casa dell’Aler a San Polo ed ha regolarmente pagato l’affitto fino a quando nel 2013 ha preso l’aspettativa senza stipendio ed è stata in Eritrea per assistere il fratello malato fino alla sua morte. Ha per questo accumulato una morosità verso l’Aler che ha avviato la procedura di sfratto. Una volta rientrata in Italia, dopo che il famigliare è venuto meno, ha contattato l’Aler chiedendo di rateizzare il debito; la sua richiesta è stata respinta e Fabiola nel mese di aprile è stata sfrattata. Avendo avuto bisogno di soldi, durante l’assistenza al fratello, aveva anche chiesto un prestito, così ora il suo stipendio è decurtato dalle trattenute ed arriva a poco più di 700 euro; un reddito insufficiente per affittare un appartamento nel mercato immobiliare privato. In questi mesi Fabiola ha potuto contare solo sulla solidarietà di amici e famiglie del quartiere San Bartolomeo che a turno l’hanno ospitata su divani o in letti liberi; ora non può più andare avanti così, è molto provata e rischia un esaurimento fisico e nervoso. Adesso si appresta a passare la notte in una tenda montata nei giardinetti di via Abbazia, nel quartiere San Bartolomeo, dove oggi l’Associazione Diritti per tutti ha convocato una conferenza stampa, proprio davanti all’appartamento che le era stato assegnato poco prima della sua partenza, in qualità di profuga eritrea, nelle case popolari destinate ai profughi italiani. L’associazione ha quindi chiesto che Fabiola possa entrare in questo appartamento, tuttora libero o in uno dei tanti altri alloggi comunali e dell’Aler sfitti che si trovano in zona, nelle vie Abbazia, Pigafetta, Lussingrande: oltre una ventina secondo una stima approssimativa e in difetto, alcuni dei quali messi anche in vendita dal comune nel 2014 in un’ asta andata deserta. Oppure chiede che le venga trovato un alloggio ad affitto calmierato che le permetta di riprendere una vita normale e di non rischiare di perdere anche il posto di lavoro. A sostenere Fabiola anche maestre e genitori della scuola elementare Melzi che hanno inviato una lettera all’Assessore alla casa Marco Fenaroli “certi che vorrà fare tutto il possibile per trovare al più presto una soluzione ad una situazione che rischia di diventare di difficile gestione per una donna che lavora seriamente e con onestà da anni nella nostra città, con dedizione, cortesia e passione”. La richiesta è appoggiata anche dal Comitato genitori della scuola elementare Casazza dove Fabiola spesso fa delle sostituzioni. Infine l’Associazione Diritti per tutti ha annunciato che gli attivisti procederanno prossimamente “all’assegnazione dal basso” se gli alloggi pubblici liberi di San Bartolomeo, così come quelli nuovi e sfitti dell’Aler in via Milano ( le “Case del sole”) non saranno presto dati alle famiglie in graduatoria o sotto sfratto.
5-11-2015 Trasferta camuno-bergamasca per il muro popolare del Movimento di lotta per la casa di Brescia che si trova a Costa Volpino, nell’Alto-Sebino. In via Cesare Battisti, attivisti e solidali dell’associazione Diritti per tutti, CSA Magazzino 47 e Collettivo Camuno Antisfratti ProvinciaLotta, hanno atteso l’ufficiale giudiziario per resistere all’ennesimo sfratto per morosità incolpevole, stavolta contro Bash e la sua famiglia con due bambini di 4 e 2 anni. Sfratto bloccato e rinviato al 5 dicembre
4-11-2015 Due picchetti antisfratto anche questa mattina nella provincia bresciana: in Franciacorta a Rovato e a Coccaglio bloccate due esecuzioni contro famiglie con bambini vittime della morosità incolpevole. Nel primo comune sotto sfratto un nucleo di 5 persone, genitori e tre bambini; a Coccaglio addirittura di 7, padre, madre e 5 figli nati in Italia che frequentano le scuole, dalle superiori alle elementari. In questo caso il padre, di origine marocchina, ha lavorato per tanti anni in un’azienda del settore edilizio prima di perdere il posto per la crisi. Gli sfratti sono stati bloccati e rinviati al 27 e 20 gennaio 2016. Con queste due azioni il Movimento di lotta per la casa di Brescia porta già a 7 gli sfratti impediti in questi primi giorni della settimana: lunedì a Brescia in via Oberdan, ieri a Torbole, San Paolo (una famiglia italiana con 2 bambine), Desenzano (un’altra famiglia italiana in casa Aler) e a Travagliato dove ci sono stati momenti di forte tensione per la volontà di eseguire lo sfratto del Capitano dei carabinieri di Chiari, Giovino. Domani gli attivisti di Diritti per tutti e Magazzino 47 saranno a Costa Volpino in via battisti 102 per sostenere il picchetto del Collettivo antisfratti di ProvinciaLotta della Val Camonica.
3-11-2015 Quadrupla mobilitazione antisfratto questa mattina, martedì 3 novembre, per il Movimento di lotta per la casa di Brescia, con attiviste e attivisti di Diritti per tutti, Collettivo Gardesano Autonomo e Magazzino 47 impegnati in quattro differenti picchetti #stopsfratti a Desenzano, San Paolo, Torbole e Travagliato, ai quattro angoli della provincia.
A Desenzano (19 marzo), Torbole (16 dicembre) e San Paolo (d’ufficio) ottenuto il blocco dello sfratto con rinvio grazie ai picchetti.
A Travagliato invece, in via Belvedere, 5, la tensione è molto alta: fuori dall’abitazione ci sono una quindicina tra vigili e Carabinieri, guidati direttamente dal Comandante di zona (quelli di Chiari), capitano Stefano Giovino, arrivato nella Bassa Bresciana dopo un “passato” da responsabile dei “Cacciatori di Sardegna” durante le operazioni repressive contro il movimento #notav in Val di Susa, proprio sotto la sua guida.
A chiamarli proprietà e ufficiale giudiziario, intenzionati a sbattere in mezzo a una strada la famiglia di Aziz, di origine marocchina, con una bambina di soli nove mesi colpita da una bronchite, come certificato dal pediatria.
Nella giornata di lunedì 9 novembre, inoltre, è già fissato un tavolo di trattativa in Prefettura per cercare una soluzione abitativa alla famiglia, ma la notizia non ha smosso le intenzioni dei Carabinieri, che vogliono comunque eseguire lo sfratto.
Alla fine il Muro popolare del Movimento di lotta per la casa di Brescia, ingrossatosi fino a toccare la cinquantina di presenze, ha vinto: niente sfratto oggi per Aziz e famiglia, anche se l’ufficiale giudiziario non ha concesso un rinvio, riportando gli atti in Procura e aprendo così alla possibilità, se il Giudice lo disponesse, di uno sgombero senza data prefissata.
2-11-2015 Foltissima presenza all’assemblea antisfratti di questa sera al Magazzino 47. Il Movimento di lotta per la casa di Brescia ha preparato i 13 picchetti della settimana ( domani Desenzano, San Paolo, Travagliato e Torbole) e ha cominciato a discutere sulle iniziative di lotta per contrastare la nuova legge regionale sulla casa che porterà alla svendita di parte del patrimonio immobiliare pubblico, all’ introduzione di norme discriminatorie contro le famiglie immigrate e penalizzazione di quelle che sono sotto sfratto.
31-10-2015 Il mese si è aperto con una grande cena di autofinanziamento della lotta per la casa. Tavolate gremite al Magazzino 47 per la cena di autofinanziamento della cassa di resistenza antisfratti del Movimento di lotta per la casa di Brescia. La prossima settimana gli attivisti, occupanti e inquilini resistenti di Diritti per tutti, Magazzino 47, Collettivo gardesano autonomo e Collettivo antisfratti provinciaLotta della Val Camonica saranno in azione per 11 picchetti antisfratto a Brescia, San Paolo, Travagliato, Coccaglio, Prevalle e Costa Volpino. Senza tregua per il diritto alla casa.