Nel 2015 le sentenze di sfratto nella provincia di Brescia sono diminuite rispetto all’anno precedente: sono state 1943 rispetto alle 2238 del 2014 ma la situazione resta molto grave! In particolare nel capoluogo, a Brescia, la diminuzione è stata più sensibile, del 27% passando da 802 a 582 provvedimenti di sfratto. Era dal 2011 che non si scendeva a livello proviciale sotto quota 2000. Un numero ancora molto alto comunque che dimostra come l’emergenza sfratti sia ancora drammaticamente attuale, considerando anche il dato relativo al numero delle famiglie coinvolte rispetto a quelle residenti: 1 ogni 274 famiglie. In Lombardia peggio della provincia di Brescia è solo Pavia con 1 ogni 232, mentre la media regionale, alla quale si allinea Milano, è di 1 ogni 358. A fronte di questi dati, nell’ultimo anno di attività del Movimento di lotta per la casa di Brescia e provincia (Associazione Diritti per tutti, Magazzino 47, Collettivo gardesano autonomo e Collettivo antisfratti ProvinciaLotta Valcamonica) si registra una intensificazione dei picchetti con ben 405 sfratti bloccati, concentrati soprattutto in città e nella zona del Garda-Bassa Val sabbia, dall’agosto 2015 ad oggi; togliendo i sabati e le domeniche e le due settimane di pausa ad agosto e a Natale significa che ci sono stati quasi 2 picchetti al giorno. I momenti più intensi a fine settembre 2015 (maratona antisfratto con 21 picchetti in una settimana) e nei primi giorni di dicembre 2015 (settimana di mobilitazione indetta dalla Rete Abitare nella crisi con 23 picchetti in 5 giorni). Oltre ai picchetti la mobilitazione per la casa in provincia di Brescia ha visto in ordine cronologico dal 7 ottobre scorso l’occupazione dimostrativa delle Case del Sole, un condominio di proprietà Aler con alloggi pronti e non assegnati; un corteo provinciale a Brescia contro sfratti, pignoramenti ed in difesa delle occupazioni abitative; l’occupazione dell’anagrafe di Brescia per il diritto alle residenze nelle occupazioni e contro l’art.5; un corteo per la casa a Lonato; corteo contro lo sgombero della Ex Telecom; iniziativa per sostenere Fabiola che ha dormito in tenda dopo lo sfratto Aler; occupazione del Pirellino, sede distaccata Regione Lombardia, contro la nuova legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica; occupazione dell’appartamento di via Ugolini(la cosiddetta Villetta dell’orrore, tornata ad essere una normale e dignitosa abitazione); presidio contro lo sgombero della casa dei rifugiati di via Marsala; occupazione della multiutility A2A contro il distacco alla famiglia occupante di via Ugolini e contro l’art5; occupazione del Comune di Lonato per ottenere assistenza per una famiglia sfrattata con bambini; manifestazione al Pirellino contro la nuova legge regionale; occupazione del Comune di Prevalle per conquistare una sistemazione abitativa per la famiglia sotto sfratto di Soukaina; nuova occupazione dell’atrio sportelli di A2A contro il distacco dell’energia elettrica alla casa pignorata di Uddin con 3 bambini tra cui una neonata che doveva fare una terapia di aerosol, ottenendo il riallacciamento. Autorganizzarsi e lottare è possibile, vincere anche!
Domani si ricomincia, picchetto dalle ore 8 in via Milano 164 c per difendere Kaur, una donna indiana e i suoi due figli.