Già a fine agosto sono ricominciati i picchetti antisfratto che nel mese di settembre sono tornati praticamente quotidiani. Di seguito la cronaca delle ultime tre settimane:
23 agosto – Ricominciano i picchetti antisfratto nel bresciano di Diritti per tutti e Magazzino 47: bloccata l esecuzione contro una donna di origine indiana con due bambini in via Milano, in città.
26 agosto – Altri due sfratti bloccati dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 in questi ultimi giorni di agosto: l’altroieri impedita l esecuzione richiesta da una società immobiliare contro la famiglia di Mounaim con moglie e una bambina di 3 anni a Castelmella, mentre stamattina niente sfratto per Mollah, sua moglie e i tre bambini a Brescia in via Corsica. I due, uno addetto alla sicurezza nei locali e l altro gestore di una pizzeria d asporto non riescono a pagare gli affitti per la diminuzione drastica del reddito e sono in attesa di una casa popolare. Rinvii a ottobre e a fine settembre.
29 agosto – Roberto resta in casa. Picchetto questa mattina nel quartiere Urago a Brescia di Diritti per tutti e Magazzino 47 per bloccare lo sfratto di Roberto, invalido con una grave patologia. Il proprietario aveva rifiutato il progetto contenimento sfratto proposto dal Comune. Rinvio al 17 ottobre.
2 settembre -Stamattina a #Prevalle il Collettivo gardasano autonomo è entrato in azione insieme all’Associazione Diritti per Tutti per difendere la famiglia di Mounia dal rischio di esecuzione dello sfratto! Un quinto accesso per un nucleo famigliare composto da due genitori e due bambine. Padre e madre fanno piccoli lavoretti in nero che però non li permettono un reddito sufficiente per riuscire ad affittare una nuova casa. Non sono mancate tensioni con la presenza di carabinieri e polizia locale, che hanno fatto pressione affinché la famiglia lasciasse l’immobile. Una situazione peggiorata dalle provocazioni dell’avvocato della proprietà, che come nei picchetti precedenti ha alzato inutilmente la tensione. Tuttavia la presenza determinata del picchetto, composto da una dozzina di persone, ha sventato il tentativo di sfratto, ottenendo un rinvio al 4 ottobre. La giornata non finisce qui perché oggi pomeriggio saremo a #Lonato per denunciare l’assenza di politiche giovanili e di spazi nel comune!
5 settembre – Molte decine di attivisti e attiviste di Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno bloccato oggi ben 11 sfratti: 5 picchetti ci sono stati a #Brescia in via Malta, via del Carro, via Porcellaga, via Da Cemmo e via Mazzucchelli, dove erano ben 6 le esecuzioni fissate in un caseggiato popolare della Congrega. Il sesto picchetto a #Gussago. Comincia così un settembre di fuoco della lotta contro gli sfratti.
Undici sfratti bloccati su 11 previsti questa mattina a Brescia e Gussago. Per i 6 di via Mazzucchelli si prospetta l’imminente assegnazione di un alloggio Aler per 5 famiglie. Rinvio per tutti a dicembre. Restano in casa anche gli altri in via Malta, Via del Carro, Via Porcellaga a Brescia e a Gussago. Si ricomincia l anno di opposizione agli sfratti riconfermando una capillare ed incisiva capacità di mobilitazione come decine e decine di attivisti-e di Diritti per tutti e Magazzino 47 in campo. Anche in zona Garda-Valsabbia di è già ricominciata la lotta con il picchetto del Collettivo gardesano autonomo a Prevalle dei giorni scorsi. Stasera alle ore 20 al Magazzino 47 si programmano e si calendarizzano i picchetti della settimana.
6 settembre – In azione anche stamattina il picchetto solidale di Diritti per tutti e Magazzino 47 che ha bloccato l’esecuzione di un pignoramento contro la famiglia di Lekbir a Bagnolo Mella, nella bassa bresciana. L’operaio, che vive con la moglie e 3 bambini fra cui un neonato, aveva comprato casa col mutuo, poi con la crisi e la perdita del lavoro c’è stato il pignoramento e la vendita all’asta. Il picchetto ha conquistato un nuovo rinvio a dicembre.
7 settembre – Stop pignoramenti. Anche questa mattina un picchetto solidale di Diritti per tutti e Magazzino 47 ha bloccato uno sfratto in via Lamarmora contro Fante, un operaio che aveva comprato l’abitazione col mutuo ed era stato poi licenziato, restando così senza reddito per pagare la rate. La casa così è stata pignorata dalla banca e messa all’asta. L’esecuzione, bloccata, è stata rinviata al 7 novembre.
La telefonata arriva al centralino di Radio onda d’urto. Dall’altra parte della cornetta la voce spaventata di Fathia: “Venite subito, mi fanno lo sfratto, l’ufficiale giudiziario e l’avvocata sono già in casa, adesso chiamano i carabinieri.”. Ma come? L’accesso a Rezzato, nella casa dove abita la donna di origini marocchine con il figlio adolescente e minorenne, era fissato per domani ed era già programmato il picchetto! Ci sono pochi minuti per intervenire. Subito il messaggio viene diramato via whatsapp agli attivisti e attiviste di Diritti per tutti e Magazzino 47 e poi l’appello tramite radio: accorrete immediatamente in via Giordano 7 nel comune dell’hinterland est di Brescia. All’arrivo i primi attivisti trovano già i carabinieri nell’abitazione e la proprietà, una società immobiliare, decisa ad eseguire lo sfratto. Hanno già avvisato il comune che a breve arriverà una donna ed un minorenne ai quali dare assistenza .Fathia infatti, solo da pochi mesi ha ritrovato un posto di lavoro come addetta alle pulizie, nonostante la sua invalidità; poche ore alla settimana però, insufficienti a garantirle un reddito con cui poter pagare un affitto di mercato: prende 350 euro circa, che se ne vanno tutti per il mantenimento, suo e del figlio. Ma in circa 20 minuti il piccolo appartamento è già pieno di solidali. Si chiarisce la situazione: c’era stata un’incomprensione con l’ufficiale giudiziario sulla data del rinvio e per oggi la proprietà aveva richiesto il supporto delle forze dell’ordine per eseguire lo sfratto. La presenza di alcune decine di attivisti, occupanti, inquilini resistenti rende impossibile l’esecuzione che viene così nuovamente prorogata all’ 8 novembre. Il Movimento di lotta per la casa di Brescia riconferma così una buona capacità di mobilitazione tempestiva, di pronto intervento antisfratto; le lacrime sul volto di Fathia si trasformano in un sorriso di speranza.
9 settembre – La settimana di lotta contro gli sfratti nel bresciano si chiude positivamente con 4 rinvii che preludono all’assegnazione di una casa popolare per alcune famiglie dell’assemblea di Diritti per tutti e Magazzino 47. Ieri a Capriolo ottenuto il rinvio al 4 ottobre per la numerosa famiglia dell’operaio El Mustapha (moglie e 6 bambini). Oggi in via Volta a Brescia rinvio fino al 30 gennaio col contenimento sfratti, mentre per gli operai John Kennedy e Ali Zulfiqar che avevano lo sfratto in via Oberdan e in via Trento è stato l’ultimo accesso dell’ufficiale giudiziario perché è imminente la consegna delle chiavi di appartamenti Aler. Domenica anche le famiglie di occupanti e inquilini resistenti saranno alle ore 17 a Castelmella in Piazza Unità d’Italia per partecipare alla camminata contro il regolamento discriminatorio e xenofobo del Parco del Fontanone.
12 settembre – Picchetto di Diritti per tutti e Magazzino 47 a Brescia in via Chiusure in difesa della famiglia di Rachid, con moglie e figlio di due anni, che ha perso il lavoro fisso ed ora ha solo qualche ora settimanale come addetti alla sicurezza in alcuni locali. Sfratti rinviato anche per la famiglia di Hicham, con moglie e tre bambini, in via Casotti.