16 novembre – Nove sfratti rinviati in due giorni tra Brescia e provincia: ieri mattina prorogata l’ esecuzione contro una famiglia di origine marocchina a San Paolo che si è vista la propria abitazione pignorata e messa in vendita all’ asta dopo il licenziamento. Ora Younesy ha trovato una nuova occupazione in una impresa di lavori stradali ed il 24 novembre si andrà alla trattativa in Prefettura. Sempre ieri rinvio di due mesi e applicazione del progetto contenimento sfratti in corso Garibaldi per una coppia italiana con il marito camionista licenziato e la moglie di origine ucraina che svolge saltuari lavori di cura. Al tavolo sfratti in Prefettura invece sono stati ottenuti 6 rinvii lunghi: per Natalia, parrucchiera ucraina con figli italiani nati dal matrimonio con un cittadino italiano da cui è ora separata, si apre la porta di una casa popolare; stessa situazione per il fruttivendolo di Vicolo delle ventole e per la famiglia di Rachid, addetto alla sicurezza nei locali, con moglie e bambino piccolo. Due rinvii a metà giugno per due operai pachistani dello stesso stabile semifatiscente di vicolo delle ventole di proprietà di una società immobiliare. Infine per Aslam di Travagliato, ex operaio e poi titolare di un negozio di parrucchiere fallito, rinvio a marzo con l’ aggiornamento di un nuovo tavolo in Prefettura. Tutte le famiglie di vicole Ventole avevano 3 o 4 bambini come Aslam di Travagliato. Questa mattina infine 6 mesi di rinvio anche per Roberto, sua moglie ed il loro bambino in via Sant’Antonio con l’ intervento dei fondi antisfratto del Comune di Brescia
22 novembre – Questa mattina i picchetti dell’Associazione Diritti per tutti e del Magazzino 47 hanno bloccato 4 sfratti, a Brescia e nella bassa occidentale. In città rinviata al 31 gennaio l’esecuzione contro Natalia e la figlia, studentessa diciottenne. La morosità è arrivata quando la donna, che lavorava in nero come badante, ha chiesto il contratto. Invece della regolarizzazione ha avuto il licenziamento ed ha perso il reddito. Ora ha un lavoro part time sempre nel settore dei servizi alla persona ma non sufficiente per pagare l’affitto. Licenziamento per la crisi dell’edilizia anche per il muratore marocchino Said a Castrezzato; ora nella sua famiglia (moglie due ragazzi maggiorenni ed un minore) svolge lavori saltuari solo la figlia maggiore.Rinvio al 12 gennaio. Gli altri due sfratti erano a Travagliato: contro la famiglia di un piccolo commerciante che ha dovuto chiudere il negozio per la crisi, con tre bambini e contro un’ altra coppia con la donna incinta. Anche per le famiglie di Travagliato sfratto bloccato e sospeso fino al 12 gennaio.
23 novembre – Bloccati uno sfratto per morosità incolpevole in una casa Aler a Castenedolo e un pignoramento di una casa venduta all’ asta per mutuo non pagato a Castel Mella, in provincia di Brescia. In quest’ultimo paese ci sono stati momenti di tensione con i carabinieri e soprattutto con l’avvocato della nuova proprietà. Entrambe le famiglie coinvolte sono di origine senegalese: una donna con tre figlie di due minori a Castenedolo e una famiglia con due ragazzi di cui uno invalido nell’ altro paese, ora guidato da una amministrazione leghista. I picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 hanno ottenuto a Castenedolo una sospensione fino a giugno con l’impegno del comune poi di trovare un’alternativa; mentre per la famiglia di Castelmella rnvio dell’esecuzione fino al 21 dicembre
24 novembre- Altri 3 sfratti bloccati questa mattina dai picchetti di Diritti per tutti e Magazzino 47 a Brescia e provincia. In Val Gobbia, tra Sarezzo e Lumezzane, in una zona di fabbriche in crisi e in via di delocalizzazione, c’era lo sfratto di una famiglia di un operaio pachistano con moglie e 4 bambini tra 11 e 5 anni. Dopo aver lavorato nel settore della rubinetteria e poi come saldatore in un’impresa metalmeccanica è finito in cassa integrazione e poi è stato licenziato. Il suo padrone di casa, che lo vuole sfrattare, appartiene alla nota famiglia di industriali degli Gnutti. A Brescia invece nella zona di San Polo bloccati due sfratti in via Casotti e in via Raffaello contro la famiglia di un meccanico, con moglie e bambini, licenziato dopo 10 anni da una autofficina e di una donna con minori. Tutte le esecuzioni sono state bloccate. Monitorata anche una situazione di sfratto contro una signora italiana in via Indipendenza in fase ancora di precetto.