Verso il 30N a Milano, la sollevazione oggi è arrivata anche a Soncino, importante centro della provincia cremonese a cavallo tra Brescia e Cremona; con un potente picchetto una sessantina di persone del Comitato antisfratto di Cremona e dell’Associazione Diritti per tutti e del Comitato di Brescia ha impedito lo sfratto in via San Rocco di una famiglia con tre bambini piccoli , vittima della crisi dopo 14 anni di lavoro e di vita nella cittadina. L’intenzione dell’ufficiale giudiziario era di eseguirlo, per questo si era fatto accompagnare da una ventina tra agenti della digos di Cremona e Crema, carabinieri, poliziotti ed agenti della polizia locale; ma il muro umano che ha bloccato loro l’accesso l’ha costretto a rinviare lo sfratto, però solo all’11 dicembre. Insoddisfatti per questo breve rinvio e per l’atteggiamento dell’amministrazione, che continuava ad offrire solo la disgregazione della famiglia con l’assistenza a mamma e figli, lasciando il padre per strada, gli attivisti antisfratto hanno invaso il municipio, costringendo il sindaco, con l”occupazione degli uffici, ad un incontro che non aveva la minima intenzione di tenere. Il risultato più importante è stato comunque l’apertura di un tavolo di trattativa in Prefettura a Cremona che sarà fissato prima dell’11 dicembre per trovare una soluzione abitativa alternativa per la famiglia sotto sfratto.